Pagare le rate di mutuo insolute dal 2001 ad oggi per 3 milioni e 600 mila euro, modificare lo statuto, con un consiglio d’amministrazione ridotto e da rinnovare, preparare l’ingresso dei privati nel capitale sociale fino ad un massimo del 49,9% delle quote: sono i tre obiettivi ai quali stanno lavorando i soci pubblici del Centro Agroalimentare Piceno di San Benedetto, che si sono riuniti questa mattina in Comune (c’erano l’assessore al bilancio e all’agricoltura Luciano Agostini per la Regione, il presidente Massimo Rossi per la Provincia, il presidente Ennio Gibellieri per la Camera di Commercio, il sindaco Martinelli per il Comune, il direttore generale Silvio Pedrazzi per la Carisap).

Lo scorso 29 dicembre si erano dimessi 7 consiglieri su 15 del consiglio di amministrazione presieduto da Gianni Balloni (AN), accusato di non aver adempiuto al doppio mandato di trovare un finanziamento di circa 11 milioni di euro, alternativo a quello concesso dal Credito Agricolo Industriale e scadente nel 2010. E di non aver preparato la privatizzazione del Centro, nonostante il preciso mandato ricevuto dai soci pubblici.

Due altri consiglieri si erano dimessi nei giorni precedenti, sicché l’intero cda era decaduto, come richiesto dalla Regione e dalla Provincia (che insieme detengono circa il 46% delle quote, mentre il Comune di San Benedetto è il socio di maggioranza relativa con il 43,18% delle quote).

Mercoledì 19 gennaio si svolgerà un’assemblea ordinaria del consiglio d’amministrazione, convocata dallo stesso Balloni, che ritiene per parte sua di essere ancora in carica. È verosimile che i soci pubblici vorranno procedere verso i tre obiettivi sopra riportati, indicando la porta a Balloni e agli altri consiglieri. Ma potrebbe essere necessaria una successiva assemblea straordinaria.

I soci pubblici chiederanno al Cai una proroga di due o tre mesi per le rate pregresse. Il consiglio d’amministrazione potrebbe essere composto per il futuro da un numero minore di consiglieri ed essere guidato da un amministratore unico. Modalità al vaglio dei soci (in particolare del presidente Massimo Rossi), sempre alla ricerca di un mutuo alternativo a quello del Cai, in modo da ridurre l’importo di ciascuna rata. Sembra comunque tramontata l’ipotesi City Bank di cui ha parlato Balloni nelle scorse settimane.