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“Per la San Benedetto del futuro puntiamo sul turismo e le riqualificazioni”

San Benedetto del Tronto | Intervista al sindaco Domenico Martinelli: “stiamo facendo molto. No ai mezzucci in politica”

di Giovanni Desideri

il sindaco Domenico Martinelli

Il senatore Ciccanti dell’Udc ha recentemente dichiarato di essere deluso dal suo comportamento.
“Ciccanti è deluso probabilmente perché se l’è presa quando ho detto che i partiti invece di aiutare ostacolano. Ma è così, inutile negarlo. I partiti è giusto che esistano, sono espressione della volontà dei cittadini, ma per uno come me abituato a fare e non a perdere tempo a volte sono un ostacolo.”

In che modo perdono tempo i partiti?
“Saltando da una cena all’altra, da un tavolo all’altro, decidendo solo dopo varie abbuffate. Probabilmente è colpa mia se ancora non mi sono abituato a questo modo di fare.”

Nel caso della commissione edilizia, però, i partiti hanno deciso in fretta: hanno respinto la sua proposta.
“Così com’è la commissione edilizia è inutile.”

L’Udc ha due rappresentanti in commissione, altri propongono di portarla non da 18 a 4, ma a 6, per mantenere due consiglieri comunali che esercitano un qualche ruolo di vigilanza.
“Sul primo punto: dobbiamo forse pensare alle poltrone? O a dare un servizio più efficace ai cittadini? Sulla riduzione dei membri, è la legge a prescrivere quattro componenti. Almeno così mi ha comunicato il dirigente del settore urbanistica Zampacavallo. Inoltre la commissione esamina questioni tecniche, non opera scelte: il cittadino o l’imprenditore presenta una pratica e si deve valutare se concedere l’autorizzazione o meno. Al politico compete fare il PRG, e controllare che il tecnico incaricato di redigerlo rispetti gli indirizzi e gli orientamenti ricevuti.”

Qualcuno in passato ha avuto da ridire sull’incarico conferito al prof. Bellagamba, tecnico di area DS.
“Queste cose non mi interessano. Se il progettista non rispetta i criteri e gli indirizzi lo si manda via. Ma è il politico che decide come sarà la città, se puntare sul turismo e sul commercio o su altro, se prevedere più verde e impianti sportivi o altro. Non mi interessa se il progettista è targato in un modo o nell’altro, mi interessa come sarà San Benedetto.”

E come sarà?
“Dovremo appunto scoprire il PRG, come chiedo da tempo. Abbiamo puntato molto sul turismo, sulla riqualificazione del territorio, il verde e le attrezzature per i quartieri. Nuovi alberghi all’altezza della situazione, che al momento non ci sono. Cerchiamo di favorire quegli operatori che hanno in mano l’economia della città.”

Lei ha già visto il nuovo PRG?
“No, davvero. Nessuno l’ha visto. Me ne ha parlato Bellagamba. Ne abbiamo parlato solo per linee molto generali. Quando le forze politiche decideranno, il documento potrà essere protocollato e potremo avviare la discussione, con le forze politiche stesse, con la città, con le categorie, i portatori di interesse, insomma con tutti.”

Finisce l’anno, è tempo di bilanci, specie dopo tre anni e mezzo di mandato. Come sono i rapporti con i parlamentari locali, il sen. Ciccanti e l’on. Scaltritti?
“I rapporti sono sempre stati buoni. A volte c’è stata qualche piccola polemica, dovuta a piccole incomprensioni. Ma da parte mia queste cose sono sempre animate dalla voglia di fare. I parlamentari si impegnano a fare quello che possono. Ci hanno aiutati a risolvere diversi problemi a livello nazionale e regionale. Poi è chiaro che non tutto quello che chiedi può essere ottenuto. Magari ci sentiamo poco, ma i rapporti sono buoni.”

Con la Provincia e con la Regione? Un sindaco di centrodestra ha difficoltà ad interagire con amministrazioni di centrosinistra?
“Ho trovato qualche difficoltà non tanto con la Provincia, quanto con la Regione. Non so se sia per la colorazione politica. Un permesso può essere rilasciato in 10 giorni o in 6 mesi, e a volte dalla Regione i tempi si sono un po’ allungati.”

Nel dicembre 2003 lei si disse molto soddisfatto di un incontro con i comitati di quartiere nel parco di via Lombardia e promise un incontro al mese con loro. Poi non se ne è fatto niente.
“Non abbiamo dato seguito a quel calendario per i miei molti impegni ma anche perché vorrei che fossero i comitati a suggerire degli incontri, quando ce ne fosse bisogno, per evitare di dirci sempre le stesse cose. Non abbiamo la bacchetta magica ma tutt’ora stiamo facendo molte manutenzioni: asfalti, marciapiedi, illuminazione. Poi è chiaro che quando si realizza qualcosa in una zona, gli abitanti di un’altra zona subito si sollevano a chiedere altrettanto.”

Recentemente si è un po’ “sollevata” la zona di Sant’Antonio.
“Ma anche a Sant’Antonio stiamo facendo dei lavori. Certo: c’è tanto da fare. Ci vorranno almeno due o tre mandati amministrativi per mettere a posto tutta San Benedetto.”

Potrà continuare durante il suo secondo mandato…
“Manca un anno e mezzo alle elezioni e non so cosa farò. Ci penserò.”

C’è chi dice che se lei dovesse passare all’opposizione potrebbe togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
“I sassolini me li sto togliendo con quello che sto facendo e penso di uscirne bene. Per il momento non penso a una mia candidatura. È un discorso che si farà alla fine. Ma intanto non so davvero se in passato qualche amministrazione abbia fatto altrettanto. Pensi a tutti i nostri investimenti senza aumentare la pressione fiscale. Forse quando non aumenti nessuno lo nota, ma stiamo investendo e tanto, nelle grandi opere come nelle piccole: rifacimento dell’asfalto in periferia, marciapiedi, l’illuminazione dove prima non c’era: alla Sentina, al Ponterotto, nella zona sopra al cimitero.”

Ma anche molti dossi lungo le strade, che qualche disagio lo stanno creando.
“Adesso ci può essere una reazione negativa, ma i dossi sono indispensabili per la sicurezza del pedone: dei bambini, dei vecchi, delle mamme con le carrozzine. I dossi sono un deterrente di notte e di giorno. Vedo che li stanno facendo dappertutto, anche al centro di altre città. Da noi si faranno anche nelle strade periferiche. Uno dei tre installati in via Manara va appena raccordato: benvengano i suggerimenti dei cittadini! Poi ne realizzeremo a Fosso dei Galli, sulla Salaria, in via Carnia e via Valle del Forno e sul lungomare.”

Recentemente l’hanno accusata di non aver partecipato al convegno sull’Agroalimentare. È stato interpretato come un segno di disinteresse verso il problema.
“Quel giorno avevo altri impegni, l’ho già detto. Ma tutti abbiamo a cuore i problemi di quel settore. In questo momento ne stiamo parlando e dopo Natale incontrerò gli altri soci del Centro Agroalimentare. Ho già contattato il presidente della Camera di Commercio Gibellieri. Quanto ai convegni: oltre che di vetrine c’è bisogno di fatti.”

Venderete il Centro?
“La nostra volontà è in questo senso. C’è anche una delibera di consiglio comunale in cui si parla di vendita progressiva. E mi pare che anche l’assessore regionale all’agricoltura Agostini avesse mostrato questa intenzione.”

Quali sono gli impegni dell’amministrazione per contrastare la crisi del commercio?
“La crisi del commercio è generale, non c’è solo da noi. Ma intanto vedo qualche segnale positivo: qualche negozio sta tornando dalla periferia e dai centri commerciali verso il centro. Forse i centri commerciali stanno entrando in una fase discendente. L’amministrazione va avanti con la riqualificazione del centro e le manutenzioni e appoggia inoltre le iniziative dei commercianti. Stiamo facendo la nostra parte. Oggi con i commercianti c’è un buon rapporto.”

Lei spesso ostenta sicurezza, sfidando i suoi alleati a sfiduciarla, o ad altre nefandezze. Cosa le fa perdere la calma?
“Perdo la calma quando vedo falsità o il ricorso a sotterfugi e mezzucci per fare politica. Questo non lo concepisco e nemmeno lo accetto. La falsità è la cosa peggiore. Accettando di fare il sindaco – e non è che ne avessi bisogno – mi sono messo a disposizione degli altri per realizzar qualcosa. E tutto sommato ci sto riuscendo.”

22/12/2004





        
  



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