L’UDC è indubbiamente il partito di centrodestra che meglio ha approfondito la conoscenza del nuovo PRG di San Benedetto, per esempio attraverso quel “tavolo tecnico” da cui erano uscite 48 osservazioni scritte. Ieri una sua delegazione ha incontrato il progettista del futuro assetto urbanistico della città, prof. Piergiorgio Bellagamba, e il sindaco Martinelli.

 

È il segretario comunale Paolo Turano a riferire dell’esito dell’incontro, cui hanno preso parte tre tecnici “in quota” UDC: l’ingegner Calcagni e gli architetti Boccabianca e Piattoni. Oltre all’assessore alle attività produttive Marco Lorenzetti e ai consiglieri Nico e Giudici.

 

Bellagamba non ha mostrato il documento con le modifiche apportate, ma Turano dice di aver comunque apprezzato i cambiamenti annunciati su alcuni punti. Non sui 48, ai quali Bellagamba ha peraltro dato una risposta scritta, che ancora non è stata recapitata a coloro che li avevano formulati. Turano ritiene che questo sarà l’argomento di un prossimo incontro con Bellagamba e Martinelli, magari nella sede dell’UDC in via Palestro, “anche per spiegare il piano agli iscritti”.

 

Turano riferisce anche che la discussione ha riguardato ieri alcuni dei principi del Piano, a cominciare dalla perequazione, che ora non verrebbe più attuata sull’intera città (ma Bellagamba aveva in precedenza affermato che facendo eccezioni lo strumento della perequazione non avrebbe potuto sopravvivere).

 

Rassicurazioni sarebbero state fornite anche sui diritti edificatori sanciti dal Piano vigente, che Turano riferisce essere “integralmente” mantenuti. Sugli oneri di riqualificazione, che Bellagamba avrebbe ora quantificato in 150 euro per metro quadrato di superficie utile (contro i 190 precedenti), ci sarebbe la disponibilità a trovare un’altra soluzione, per esempio il meccanismo delle aree B4, che concede la possibilità di edificare in cambio del 50% dell’area al Comune per standard di verde e servizi (nella prima relazione al Piano si quantificava in 2.400 euro al metro quadrato il costo per l’acquirente finale).

 

Confermata la destinazione “mista” della direttrice San Benedetto-Acquaviva (p.e. via Montagna dei Fiori): artigianale e residenziale, come di fatto è già diventata nel corso degli anni.

 

“Diciamo quindi che alcuni punti sono stati presi in considerazione – conclude Turano – Valutiamo positivamente la volontà dei tecnici incaricati di inserire nello strumento urbanistico alcune delle richieste del nostro partito. Ora auspichiamo il proseguimento di questi incontri, anche con gli altri partiti di maggioranza e tra di noi, in riunioni interpartitiche, come quella che dovrebbe tenersi la prossima settimana. Nel frattempo invitiamo ancora i cittadini a farci pervenire le loro osservazioni.”

 

All’altro estremo di tanto ottimismo (della volontà) sta naturalmente Alleanza Nazionale, che ancora nei giorni scorsi lamentava lo scarso coinvolgimento nell’elaborazione del nuovo PRG. Alcune indicazioni potrebbero arrivare proprio dall’interpartitica cui accenna Turano.