Si stanno svolgendo in questi giorni i primi incontri tra i progettisti del nuovo piano regolatore del Comune di San Benedetto, guidati dal prof. Piergiorgio Bellagamba, e i tecnici e i costruttori (stamattina, per esempio, l’arch. Nicola Piattoni e il costruttore Leonardo D’Isidori, alla presenza dell’arch. Stefano Stanghellini, che nel nuovo PRG si è occupato di perequazione, di cui è specialista), alcuni dei quali avevano manifestato dubbi e perplessità sul documento. Nel pomeriggio di oggi si svolgerà un incontro in Comune tra il sindaco, il progettista, e una delegazione dell’Assindustria (settore edile).

“Sono incontri molto positivi – dice l’arch. Luisa Calimani, tra i principali collaboratori del prof. Bellagamba – dai quali emerge la volontà di tutti di concorrere al bene della città. Non è detto che l’interesse privato non possa coincidere con quello generale. Dove è possibile siamo disponibili a recepire alcune indicazioni che ci stanno arrivando, ma sia chiaro che per “diritti consolidati” sono da intendersi concessioni edilizie già rilasciate e convenzioni approvate.”

Concetti del resto evidenziati con forza dallo stesso Bellagamba nei giorni scorsi. Bellagamba torna inoltre a rassicurare i piccoli proprietari (v. “articoli connessi”): “non abbiamo alcuna intenzione di danneggiare i piccoli proprietari – dice – Le zone di completamento B1, B2 e B3 restano immutate nel nuovo piano. Così i relativi indici, rispettivamente di 2 metri cubi per metro quadro, 1 metro cubo per metro quadro e 0,75 metri cubi per metro quadro. Le vecchie B4 prevedevano già la cessione di metà dell’area all’ente. Nel caso in cui questa condizione dovesse essere rimossa, potremmo valutare un onere supplementare. Vedremo. D’altra parte si tratta di pochi casi.”

 

Chiarimenti anche sul tracciato della bretella da Santa Lucia al Ponterotto. “Il tracciato esatto verrà stabilito dall’Anas”, dice la Calimani. Bellagamba ribadisce invece quanto già affermato: “il tracciato che abbiamo indicato attraversa un’area edificabile, non già edificata. Ma verificheremo con gli uffici”.

 

Quindi l’attuale “zona artigianale” al confine tra San Benedetto e Acquaviva: “abbiamo preso atto della situazione esistente – dice Bellagamba – sicché ne abbiamo fatto una “zona mista”, non più soltanto “artigianale”, né soltanto “residenziale”, proprio per la situazione vigente. Ma per la trasformazione di zone ancora artigianali in residenziali prevediamo una prima sanzione consistente nel raddoppio degli oneri di urbanizzazione. Più eventuali altri sanzioni che il Comune decidesse di applicare”.

Bellagamba annuncia infine la volontà di chiarire le norme tecniche di attuazione del suo piano, “affinché non ci siano dubbi interpretativi, come avvenuto per il vecchio piano fino a pochi giorni fa, a distanza di 20 anni dall’adozione da parte del consiglio comunale”.

Il sindaco Martinelli non risparmia una bacchettata ai partiti: “gli incontri con i tecnici e gli imprenditori stanno andando bene. Nei prossimi giorni i confronti più difficili saranno quelli con i partiti. Alla riunione di maggioranza di ieri sera con Bellagamba non eravamo più di 7-8. Evidentemente gli altri non sono interessati alla questione”. Questa sera, dopo l’incontro con l’Assindustria, la maggioranza tornerà ad incontrare il progettista.