Domenica 15 novembre, Antonio De Signoribus farà un viaggio attraverso quegli alimenti, che richiamano le superstizioni, l'antropologia, la magia, la filosofia, la psicoanalisi, la cultura orale,come il sale, per esempio, che allontanava le streghe, come l'olio, che aveva il potere da allontanare il male.

Succederà all'incontro, ad ingresso gratuito, in programma alle ore 18, alla Biblioteca Comunale di Sant'Ippolito, dal titolo "Cibo magico: antropologia, tradizione, scoperte", organizzato in collaborazione con Terre Creative e l'Associazione Ambasciatore Territoriale dell'Enogastronomia Marche.

"Il viaggio, insomma- dice Antonio De Signoribus - non tralascerà la carne, anche se i contadini se la sognavano, pur allevando polli, conigli , vitelli e maiali. In genere il consumo della carne coincideva con le festività più importanti, il Natale, la Pasqua, o i matrimoni, nelle quali, il cibo costituiva davvero l'occasione dell'abbuffata.

Era una memorabile seduta di laico e materiale ringraziamento, alla quale ci si preparava con largo anticipo e che doveva bastare fino all'occasione successiva.

Il rito era duplice: religioso prima, corporale dopo; ed alla compostezza della cerimonia in chiesa corrispondeva il movimento del pranzo, l'aggressione alla fame.

Per il resto, si consumavano i legumi, come piatti unici, soprattutto i fagioli e ceci, ed erano veramente la carne dei poveri, dato il loro alto contenuto proteico".

Si parlerà anche di altri cibi, di ricette scomparse, o di giornate traboccanti di magia e di ritualità, come la notte di San Giovanni, all'ulteriore evento che coinvolge lo studioso di letterature primitive, che ha scritto numerosi libri, tra i quali "Segreti e Storie popolari delle Marche", edito dalla Newton Compton.

Per i suoi studi, molto intensi, che hanno visto un successo sempre crescente sul territorio nazionale, per la loro originalità e per la loro impostazione filosofica e psicoanalitica, De Signoribus, che è stato membro attivo della sezione universitaria di Soria delle società rurali del Centro di ricerca e studio dei beni culturali marchigiani dell'Università di Urbino, è stato chiamato a partecipare ad importanti rassegne nazionali e internazionali, tra cui il Salone internazionale del libro di Torino, tre le più importanti rassegne.

Un suo saggio sulla alimentazione di un tempo è stato pubblicato nella rivista dell'Università di Urbino "Proposte e Ricerche" .