Valeriano Camela, Sergio Corradetti, Amedeo Ciccanti, Vittorio Santori danno il benvenuto al Segretario Nazionale dell'UDC Lorenzo Cesa, approdato nella campagna elettorale sambenedettese in sostegno del candidato Marco Calvaresi. Tutti consapevoli di essere l'alternativa al centro -destra e al centro - sinistra, interpreti di un cambiamento necessario in questa Italia, professano fiducia in un progetto innovativo, catalizzato intorno all'uomo nuovo. Che parla la lingua dell'etica e della trasparenza, coniugate alla massima attenzione per le problematiche dei sambenedettesi.

"A differenza dei candidati imposti dall'alto come avviene in casa del PDL", accusa Santori, che si chiede "che fine abbia fatto per questi signori la sovranità popolare. Così non è nel Nuovo Polo" ne è sicuro il leader del Partito della Nazione "dove ben tre liste civiche garantiscono l'investitura popolare del candidato Calvaresi". L'On. Ciccanti rivendica l'appartenenza all'area moderata della sua coalizione, espressione di un'Italia sospesa tra i due poli alla deriva e non più rappresentativi. Un valore aggiunto in termini di civiltà, trasmesso con fedeltà dalla stampa locale che Ciccanti ringrazia per un operato vigile, attento e imparziale.

"Il partito delle cose concrete" inverte le parti tra società e politica e rimette l'uomo al centro della sua riflessione. Viva nei temi centrali della famiglia, dei giovani e delle donne, soggetti privi di tutela. Ma anche in uno stile di vita sano che metta al bando alcool e droga, soprattutto per i nostri ragazzi. Ciccanti esprime rammarico per quella che definisce la sindrome di Stoccolma di Giuseppe Ricci, "tanto preoccupato per il futuro dei balneari eppure schierato con i carnefici". E sottolinea l'intento di dare una risposta condivisa al problema delle concessioni in scadenza.

Senza risparmiare una scoccata a Gabrielli, che "aveva a disposizione nove liste, è riuscito a presentarne cinque e a farne bocciare due", Ciccanti saluta l'avvento di Calvaresi, "destinato a vincere" secondo Cesa, in quanto unica alternativa credibile. Il Segretario Nazionale dell'UDC non lesina complimenti all'ottimo progetto sambenedettese, dove la dimensione locale diventa esempio vincente degli orientamenti nazionali, e che "l'On. Ciccanti promuove con tenacia, infaticabile". Cesa denuncia "uno sbandamento totale del sistema, dove i due poli vogliono ridurre il confronto alla rissa per tenere l'elettorato acceso sullo scontro".

Rinnegando la politica degli spot, rivendica la coerenza della scelta fatta dal suo Partito, per difendere un simbolo e il suo valore. E riduce il PDL a "gente da rottamare", "allo sfascio", mentre stigmatizza il centro - sinistra come "ossessionato da Berlusconi". Di fronte ad essi, il Nuovo Polo ha la responsabilità e la missione di realizzare un cambiamento necessario "per salvare la politica e l'intero Paese".