E' nata di recente una nuova realtà associativa, l'Associazione del Commercio, Turismo e Servizi della Provincia di Fermo.

Cesare Rossi ne è presidente e proponiamo di seguito una sua intervista.

Lei ha fondato, insieme ad altri, questa nuova realtà. Non sarebbe stato più facile trovare un accordo all'interno della Confcommercio, realtà già esistente nel territorio?
Certamente, soprattutto per gli associati, ma non è stato possibile realizzare tale accordo a causa della perdurante presenza, ai vertici di quella associazione, di persone uniche responsabili del dissesto finanziario ed economico che da almeno dieci anni ne ha impedito ogni seria intenzione di rilancio ed ora ne provocherà il disastro finale.

Si riferisce a qualcuno in particolare?
I responsabili debbono essere individuati nei dirigenti, presidenti provinciali e di delegazione, giunta provinciale al completo... Insomma, in tutti coloro che o direttamente o con il loro tacito assenso o con il loro interessato silenzio hanno consentito uno scempio che era stato annunciato da tempo ed ora è sotto gli occhi di tutti: oltre cinque miliardi di vecchie lire di debiti, un attivo che non ne copre neanche un terzo, stato di cessazione di pagamenti anche verso i dipendenti, vendita di immobili. Può bastare o devo andare oltre?

Quale sarà, secondo lei, la reazione degli attuali dirigenti?
Iniziamo a dire che i sedicenti dirigenti non dirigono niente e nessuno, tantomeno possono continuare ad illudersi di rappresentare un solo operatore della provincia di Fermo dal momento che lo statuto impedisce, agli articoli 1 e 3, di associare operatori al di fuori della provincia di Ascoli Piceno. E' per questa ragione che invitiamo gli operatori della provincia di Fermo a chiedere il rimborso delle quote associative e contributi vari per la quota parte dell'anno appena trascorso dal mese di maggio (data di istituzione della nuova provincia) a dicembre. Quanto alla reazione dei presunti dirigenti, ci auguriamo che consista nelle loro dimissioni; da parte nostra nessuna preclusione ad accoglierli insieme agli altri associati a condizione che non pongano condizioni - scusate la ripetizione - e che siano disposti ad apportare il proprio contributo per il consolidamento di questa nuova casa comune che parte pulita e tale vuole rimanere.

Che ci dice in merito al riconscimento della Confederazione Nazionale?
La Confederazione dovrà prendere atto della realtà più e meglio di quanto abbia fatto fino ad ora essendosi affidata ai resoconti interessati degli autori del disastro. Quando si sarà resa conto che nella provincia di Fermo opera un'associazione seria, non avrà problemi a riconoscerci.