La notizia della chiusura notturna dalle 21 alle 6 del mattino del servizio di primo intervento di Montegiorgio, ha creato non poche discussioni fra la popolazione. La preoccupazione è sul tipo di assistenza che la media valle del Tenna potrebbe trovarsi ad avere dopo questa decisione.

Sull'argomento si sono affrontati il sindaco di Montegiorgio Luciano Achilli, sostenendo l'efficenza del servizio, e l'opposta considerazione di Loriana Dichiara che parla di un processo di smantellamento completo dell'ospedale di Montegiorgio.

“La chiusura del pronto soccorso – ha spiegato il sindaco Luciano Achilli – nella fascia notturna non pregiudica il servizio, su questo l'Asl mi ha dato assolute garanzie. Io personalmente sono rimasto presso la sede del pronto soccorso fino alle 3 del mattino di lunedì, e non abbiamo ricevuto alcuna chiamata. In sostanza basta chiamare il 118 per avere la giusta assistenza, e comunque nel presidio di Montegiorgio ci sono sempre 4 medici disponibili. Volevo attendere la fine delle elezioni per convocare una conferenza dei sindaci proprio per valutare la situazione della sanità locale”.

Completamente differente l'opinione del rappresentante dell'Udc. “Lunedì notte è possibile che non ci siano state chiamate - ha commentato Loriana Dichiara - ma può accadere anche nella stessa ora capitino anche più incidenti e conosciamo quali sono i tempi d’attesa a Fermo. L’ex commissario dell’Asl Sebastini spiego a suo tempo che l’ospedale sarebbe stato trasformato in presidio ospedaliero, quando ho chiesto chiaramente che fosse trasformato in polo. All’inizio di giugno ho scomodato persino il ministro Sirchia, che può intervenire solo nel caso sia il sindaco a lamentare disservizi. Vogliono chiudere l’ospedale, questi signori del centrosinistra hanno già deciso tanto giusto o sbagliato ricevono ugualmente i voti del territorio. Se la popolazione non si attiva con delle proteste potremo dire addio all’ospedale di Montegiorgio. Per quello di Campiglione invece ci sarà da attendere degli anni”.