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Di Francesco (PD):"Amministrazione Piunti: 5 mesi di non governo ed ancora col freno a mano tirato".

San Benedetto del Tronto | Il Capogruppo Consiliare del PD sambenedettese, affida ad un denso e pungente comunicato stampa, una Nota Politica fortemente critica nei confronti dell’Amministrazione Piunti:«poco risolutiva e concreta sui problemi più sentiti dai cittadini».

di Umberto Sgattoni

Antimo Di Francesco

Il Partito Democratico sambenedettese all'attacco dell'Amministrazione Piunti.

Un attacco, che si produce e concreta in una densa, articolata e pungente Nota Politica a firma del suo Capogruppo in Consiglio Comunale nonché Commissario Cittadino, Antimo Di Francesco.

Un'Amministrazione Comunale guidata da Pasqualino Piunti, che - stando alla disamina politica sviluppata e prodotta dal Di Francesco - "dopo oltre cinque mesi di non governo della Città, è ancora immobile con il freno a mano tirato, e soprattutto poco risolutiva e concreta sui problemi più sentiti dai cittadini".

Problemi - sempre stando ai termini della riflessione del Capogruppo Consiliare PD - che, invece, dovrebbero "essere affrontati con tempestività ed adeguata programmazione".

L'inconcludenza dell'Amministrazione Piunti - sempre stando in nuce alla riflessione prodotta dal rilevante esponente democrat sambenedettese - sarebbe ravvisabile d'un lato nella mancanza di "una strategia efficace ed una visione di insieme e di prospettiva" nonché nell'assenza di "contenuti programmatici e coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative"; dall'altro, in una sorta di subalternità politica dei Primo Cittadino sambenedettese nei confronti di quello ascolano, Guido Castelli.

«La Città di San Benedetto» - ha rimarcato il Di Francesco - «deve assumere un ruolo attivo da protagonista, di guida e coordinamento del Territorio; e non può essere relegata a ricoprire una funzione marginale e da comprimaria, sotto l'egida delle scelte politiche del Sindaco di Ascoli, e subirle passivamente».

Pubblichiamo la Nota a firma di Antimo Di Francesco - Capogruppo Consiliare e Commissario del PD sambenedettese - nella sua interezza, per non disperderne senso e contenuto:

«Questa Amministrazione Comunale dopo oltre sei mesi di non governo della Città, è ancora immobile con il freno a mano tirato; e soprattutto, poco risolutiva e concreta sui problemi più sentiti dai cittadini, che devono essere affrontati con tempestività ed adeguata programmazione e mi riferisco al Progetto Sicurezza che ad oggi è rimasto solo sulla carta e al Piano Organico della Manutenzione Decoro Urbano e Pulizia della Città, tanto sbandierato dal Sindaco con riferimento agli interventi di riqualificazione dei Quartieri, oltre a quello specifico relativo alle aree verdi.

Manca una strategia efficace, una visione di insieme e di prospettiva; e ad oggi, sono assenti i contenuti programmatici, ma soprattutto non c'è coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative.

Registriamo, inoltre, una totale assenza di progettualità ed idee per quanto riguarda una programmazione di iniziative prioritarie per il dopo sisma; inoltre, non si comprende come questa Amministrazione intende procedere per pianificare la realizzazione di opere pubbliche strategiche quali, in primis, la riqualificazione dell'area Ballarin su cui è sceso un assordante silenzio, al contrario del percorso di partecipazione ascolto e confronto che doveva esserci con i cittadini su questo importante progetto, oltre alla decisione assunta dall'Amministrazione - che non condividiamo - di non volere procedere al completamento del Lungomare.

Oltre a queste molteplici criticità, il dato politico molto preoccupante - che in questa fase sta emergendo e vogliamo evidenziare - è la subalternità politica di Piunti al Sindaco di Ascoli Castelli su varie questioni e tematiche territoriali e che registrano un condizionamento politico costante che sta ponendo il Sindaco e la Città di San Benedetto in una posizione di grande debolezza politica rispetto ad Ascoli e soprattutto di isolamento territoriale.

La Città di San Benedetto deve assumere un ruolo attivo da protagonista, di guida e coordinamento del Territorio; non può e non deve essere relegata a ricoprire una funzione marginale e da comprimaria nel panorama territoriale sotto l'egida delle scelte politiche del Sindaco di Ascoli e subirle passivamente.»

10/12/2016





        
  



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