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"Diritto alla Salute tra Territorio e Ospedale"

San Benedetto del Tronto | Un incontro sul tema della Sanità, con il candidato sindaco Perazzoli, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ed il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi; oltre ad una considerevole partecipazione di contributi di idea e di pubblico.

di Umberto Sgattoni

Paolo Perazzoli, Luca Ceriscioli ed Enrico Rossi

"Diritto alla Salute tra Territorio e Ospedale", questo il tema ed il titolo dell'incontro tenutosi nel pomeriggio di venerdì 27 maggio, presso una Sala Smeraldo dell'Hotel Calabresi, decisamente gremita.

Un convegno che ha visto un ampio, denso ed intenso confronto - durato all'incirca 2 ore - sul tema della Sanità; e che ha visto protagonisti, non soltanto il candidato sindaco del centro-sinistra cittadino Paolo Perazzoli, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ed il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (entrambi del Partito Democratico), ma anche la partecipazione ed il contributo di idea, di vari attori, operatori e cittadini che sono intervenuti a vario titolo, nella discussione e nel dibattito.

Presenti in platea, abbiamo intravisto numerose personalità (politiche e non): fra di esse, il consigliere regionale sambenedettese Fabio Urbinati (Partito Democratico), e diversi altri esponenti del PD cittadino (Margherita Sorge, Pietro Colonnella) e dei paesi limitrofi (Simone Splendiani ed il Sindaco di Monteprandone Stefano Stracci); il Direttore di Area Vasta 5 Giulietta Capocasa. E, fra il pubblico ed i presenti in sala abbiamo intravisto anche Giovanni Gaspari e Riego Gambini (candidato nella lista Rinnovamento e Progresso che sostiene la candidatura a Sindaco di Paolo Perazzoli).

Nella sua introduzione, Perazzoli ha sottolineato come il tema trattato - quello della Sanità - sia fondamentale.

Ed ha lasciato intendere come il Programma per la Città che la sua squadra propone - "risultato di un lavoro collegiale svolto con il contributo appassionato e costruttivo di oltre 150 cittadine e cittadini" - fra le varie possibili proposte di soluzione dei temi e delle problematiche maggiormente sentite dai Sambenedettesi, tenga ampiamente conto anche della Questione Sanitaria. 

"Noi" - ha principiato un Perazzoli conciso ma deciso e determinato - "continuiamo a discutere di problemi per offrire soluzioni ed opportunità concrete e di rilancio per la Città. Altri, pur di andare sui giornali si inventano di tutto. Se domani dovesse piovere è sempre colpa del PD."

"La verità è che non hanno proposte e per questo attaccano il sottoscritto." ha detto Perazzoli (ritornando su un concetto che ha avuto modo di esprimere in molte occasioni nel corso della campagna elettorale, e cioè il fatto che ritenga che l'unica proposta programmatica e politica credibile per la Città sia quella costituita ed offerta dalla coalizione che lo vede candidato Sindaco).

"Noi - invece - discutiamo dei problemi della gente, della Città e del territorio; perché sentiamo che il 6 giugno andremo ad amministrare e ci sarà molto da fare" ha concluso Paolo Perazzoli.

Poi, il candidato Sindaco del centro-sinistra è entrato nel merito del tema dell'incontro: la Sanità.

Un tema, che proprio negli ultimi giorni - fors'anche in virtù della delicatissima situazione della clinica Stella Maris - è balzato al centro del dibattito politico della campagna elettorale, dandole un po' di tono e colore.

Ma sin dalle prime considerazioni, l'impressione che abbiamo avuto è stata quella di un Paolo Perazzoli che volesse parlare del tema in maniera oggettiva e possibilmente distaccata, al di fuori del contesto - che può essere per sua natura animato (ed animoso) - della campagna elettorale in corso.

Una Questione Sanitaria che, per il candidato sindaco del centro-sinistra, sulla base del progressivo definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale - avvenuto nel corso degli anni - ha avuto gravi ripercussioni soprattutto a carico delle fasce più deboli.

Per scongiurare quindi che vi sia il rischio che le Regioni diventino una grande Asl e poco più, d'un lato Perazzoli ha auspicato logiche e sinergie interregionali (tra Umbria, Toscana e Marche) ed il proseguimento del rapporto positivo già esistente con l'Abruzzo (non solo sotto il profilo economico-commerciale, ma anche sanitario); dall'altro, ha ribadito la necessità di un impegno proficuo e concreto, in termini di riorganizzazione seria e coscienziosa della Sanità Regionale.

Poi, tornando per un attimo al suo rinnovato impegno politico per la Città ("Credo sia per me l'ultima avventura politica; e non soltanto non vorrei chiudere con una sconfitta, ma credo che avremo un risultato molto positivo, sia come Sindaco che come coalizione di centro-sinistra") è tornato a citare il sondaggio Tecné che in qualche modo ne aveva anticipato, delineato e profilato il suo rientro effettivo nell'agone politico cittadino.

"Quel sondaggio era sostanzialmente diviso in due parti: la prima, segnalava un riscontro positivo nel merito del mio rientro ad interessarmi e ad occuparmi della Città; la seconda parte invece riguardava la Qualità della Vita".

E nel merito di questa seconda parte del sondaggio, Paolo Perazzoli ha rilevato come da essa si evincesse un giudizio complessivo soddisfacente e positivo nel merito dei servizi sociali a San Benedetto.

"Un giudizio pur positivo, ma che peggiora un po' nel merito dei servizi sanitari" ha chiosato il candidato sindaco del centro-sinistra.

Il quale, poi ha fatto notare come la stragrande maggioranza dei sambenedettesi sia fondamentalmente d'accordo con la realizzazione dell'Ospedale Unico nella provincia di Ascoli.

Una proposta pressoché condivisa da tutti "che dieci anni fa sembrava un obiettivo fuori portata".

"Ora, invece, è tempo di fare" ha detto Paolo Perazzoli.

In tal senso, ha però anche ribadito come ciò sia certamente motivo di soddisfazione, ma anche di preoccupazione ("perché dovremo concretizzare ed in tempi ragionevoli, questa proposta") nel raggiungere questo obiettivo strategico fondamentale, in tempi certi "e non in tempi storici".

Perazzoli, nel ravvisare come a parte qualche rarissima o brevissima eccezione - a sua memoria - gli Assessori Regionali alla Sanità siano sempre stati appannaggio dell'anconetano e del pesarese (o comunque del nord delle Marche), ha anche sottolineato come San Benedetto abbia la spesa pro-capite per la Sanità fra le più basse nella Regione; e, parimenti, nel merito della spesa farmaceutica.

Inoltre, ha sottolineato come a suo avviso la spesa sanitaria vada efficientata e potenziata in ambito territoriale; nonché supportata con un accorto ed efficace sistema di cooperazione e sostegno che non lasci sole e prive di servizi adeguati soprattutto le categorie più fragili e le fasce più deboli e svantaggiate.

Nell'occasione, non ha mancato di ribadire la ferma volontà di prendere in considerazione la sopraelevazione del Centro Arcobaleno (il Cediser) al fine di concretare progetti e spazi per il "Dopo di Noi" e "Durante Noi".

Infine, nel merito della delicata questione di Stella Maris, Perazzoli ha sottolineato con forza come la situazione sia seguita con grandissima attenzione, ma "senza protagonismi".

In tal senso, anche il Presidente Ceriscioli si è trovato in profonda sintonia con Perazzoli: nell'esprimersi entrambi vicini alla delicata situazione personale e professionale dei lavoratori della clinica ("grande rispetto per loro") ed assicurando di fare il possibile per cercare di garantire occupazione e compatibilmente il ripristino dei servizi di una sanità integrata che è comunque patrimonio del territorio.

Inoltre, da parte sua Ceriscioli ha sottolineato come il suo primo anno di governo regionale, sia stato particolarmente impegnativo ed importante. Ed ha ribadito come l'idea di ridisegnare la Sanità Marchigiana fosse viva da tempo considerevole.

"Poche strutture, ma massimo livello di tecnologia; qualità; più servizi, più attività. Per una Sanità con prestazioni di altissimo livello e a 360 gradi". questo l'obiettivo, secondo Ceriscioli.

Meno risorse, per inviarle al territorio. "Una Medicina per Acuti riorganizzata, libera risorse per il territorio. Sembra paradossale, ma è così." ha detto il Presidente Ceriscioli.

Linee guida fondamentali - per raggiungere gli obiettivi prefissati - saranno criteri di oggettività, giustizia ed equilibrio.

In realtà il rilevante obiettivo cui ambirebbe Ceriscioli sarebbe quello di "far coincidere in una sovrapposizione perfetta ambiti sociali territoriali e distretti sanitari, al fine di poter pianificare una programmazione perfetta e coordinata".

"Sta a noi" ha detto il Presidente della Regione "portare avanti questo, con coerenza".

Rilevante come si è detto, la partecipazione ed il contributo di idea offerto da diversi fra i presenti: non solo "addetti ai lavori" o rappresentanti di istituzioni, associazioni o realtà cittadine e territoriali, ma anche semplici cittadini.

Quello che prendiamo in considerazione a titolo esemplare - pur se i vari e numerosi interventi sono stati tutti comunque significativi e portatori di una visione - è stato quello della dottoressa Giuseppina Petrelli che ha sottolineato come sia importante fare passi avanti nelle sinergie tra politiche di territorio e politiche regionali.

"Se parliamo tutti lo stesso linguaggio, riusciamo ad ottenere qualcosa di importante" ha detto la dottoressa Petrelli.

Infine, l'intervento del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Il quale, non soltanto ha ribadito la volontà di lavorare cercando sinergie interregionali ("mettiamo a fattor comune le nostre esperienze") ma si è detto assolutamente d'accordo sul principio e nel convincimento di utilizzare i risparmi derivanti dalla riorganizzazione e dall'ottimizzazione di strutture e risorse, per offrire altri servizi sul territorio. Altresì ha ribadito come questo risparmio, debba essere vissuto come ottimizzazione per poi esser messo nuovamente a frutto ed a servizio per innovare in ambito di servizi sanitari.

Inoltre, il Presidente Rossi ha rilevato come lo "Stare insieme, costituisce massa critica, non solo in ambito sanitario".

Sottolineando come anche una Regione come la sua, possa risultare piccola di fronte a grandi problemi e problematiche; ma, nello stare insieme e nel promuovere processi dal basso, non soltanto si rendono virtuosi i processi stessi e la qualità dei servizi, ma anche affrontabili le sfide e gli impegni delicati che si hanno di fronte ogni giorno.

"In bocca al lupo Paolo; c'è da mettersi subito al lavoro!" ha affermato infine il Presidente della Toscana rivolgendosi a Paolo Perazzoli.

In conclusione Ceriscioli ha sottolineato come la scelta di Ospedali Unici (uno tra Civitanova e Macerata; uno tra Pesaro e Fano; uno tra Ascoli e San Benedetto), potrebbero sembrare sulla carta scelte dolorose e contrastate; pur tuttavia - ha ribadito - sono necessarie per garantire nella pratica e negli effetti una sanità con prestazioni di notevolissima qualità.

"Non dobbiamo difendere interessi consolidati" ha detto Ceriscioli "ritroviamo coerenza, impegno e dedizione; con la redistribuzione delle risorse possiamo fare grandi cose ed importanti, per una Sanità Regionale di altissimo livello".

28/05/2016





        
  



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