La lista 63074 - lista civica in appoggio alla candidatura di Giorgio De Vecchis a Sindaco della Città - fa una disamina sulle prospettive e gli orientamenti sanitari locali, nel merito della questione Ospedale Unico; ed invita Paolo Perazzoli e Pasqualino Piunti, a prendere una posizione e ad esprimersi sull'idea di farlo nel territorio di Monteprandone; dunque, con baricentro territoriale spiccatamente sambenedettese.

«Sanità pubblica, la mamma che garantisce tutte le prestazioni necessarie al cittadino, a partire dai servizi di emergenza urgente, ostetrica ginecologica/pediatrica, chirurgica, geriatrica, medicina generale, specialistiche, prevenzione territoriale, vaccinazioni, diagnostica strumentale; di collegamento su tutto il territorio nazionale. Ecco! » così principia la riflessione di 63074, lista civica appartenente alla coalizione civica "Orgoglio Sambenedettese" che sostiene la candidatura di Giorgio De Vecchis a Sindaco della Città.

Quella che ormai sembra essere una delle battaglie peculiari del gruppo civico Orgoglio Sambenedettese (e all'ordine del giorno della propria agenda politica), torna dunque a fare capolino nel dibattito politico. Ed assume sfumature colorite, anche in virtù - e nello scenario multiforme e vivace - della campagna elettorale cittadina.

Già in occasione della presentazione della Lista 63074, uno dei portavoce della lista stessa, aveva lasciato trasparire, non soltanto la semplice idea o proposta, ma di come potesse (e dovesse) essere sentiero praticabile quello di ragionare - nell'ottica di un Ospedale Unico con baricentro territoriale sambenedettese - sulla base del convincimento (e dell'esigenza) di poterlo realizzare nel territorio di Monteprandone.

Ed al nostro giornale, lo stesso De Vecchis, qualche giorno dopo - in occasione della presentazione di un'altra lista civica che lo supporta, Ripartiamo Da Zero - non si sottrasse nel rispondere alla domanda che gli ponemmo: e cioè, se non ritenesse difficilmente praticabile tentare di ragionare in questi termini, considerando che comunque, avrebbe dovuto tener presente tanti ostacoli, equilibri e variabili in corso e - non meno - della diversa sensibilità e visione politica di eventuali, possibili e potenziali interlocutori (es. il Sindaco Stracci di Monteprandone è del PD).

E De Vecchis, - ci aveva risposto con la serenità e la convinzione di chi - riteneva che l'approccio non ideologico di cui la sua coalizione civica si sente portatrice, potesse costituire non un ostacolo, semmai una qualità ed un vantaggio nel porsi quali interlocutori validi, credibili ed affidabili sui temi cruciali che riguardassero la collettività.

"E la Questione Sanitaria" ci disse De Vecchis "è uno di questi ed è un tema, fra i più importanti, delicati e sentiti dalla gente. Per San Benedetto ma anche per il territorio di cui la città è capofila e riferimento. Pertanto, ritengo che su questioni così rilevanti, vi sia tutto l'interesse - al di là di posizioni o dinamiche ideologiche e/o partitiche - a convergere tutti nell'interesse della collettività: della nostra Città e dell'intero e complesso territorio che vi gravita."

«La città di San Benedetto e tutto il comprensorio che abbraccia in termini di utenza/territorio non può perdere una struttura sanitaria costiera, munita di tutti i collegamenti stradali ed autostradali.» questa la premessa su cui si fonda ed incardina la riflessione prodotta dalla lista 63074.

Opinione peraltro, sulla quale, già De Vecchis, - come già sopra accennato - era convenuto e si era già espresso con il nostro giornale.

"Sosteniamo pertanto" - prosegue l'analisi di 63074 - "che l'ospedale unico può essere previsto solo nella locazione che risponde alle maggiori esigenze dei cittadini. Nessuno crede alla favola del deputato Agostini il quale asserisce che la locazione deve essere scelta dai tecnici, nascondendosi in questo modo dietro ad un dito."

Non manca qui, nella disamina di 63074, una critica non troppo velata - peraltro non una novità, in modo particolare nel merito specifico delle politiche sanitarie regionali - nei confronti del Partito Democratico: partito capofila della coalizione che governa in Regione; non meno che partito cui appartiene il deputato locale - offidano - l'onorevole Luciano Agostini.

E poi, nel riprendere la sua disamina, la lista 63074, si rivolge agli altri candidati Sindaco, invitandoli ad esprimersi e a prendere una posizione sulla loro proposta che - evidentemente - essa ritiene peculiare, determinante e cruciale per le sorti, gli orientamenti e le prospettive della Sanita locale.

«Si esprima Perazzoli e dica se è d'accordo a realizzare l'Ospedale Unico nel territorio di Monteprandone. Lo stesso dicasi per Piunti: si esprima sullo stesso argomento e faccia sapere alla città se ha un pensiero diverso dal sindaco di Ascoli, il quale ipotizza l'ospedale unico nello stesso Mazzoni esistente.»

"Noi sosterremo con forza la centralità della sanità costiera sul baricentro di San Benedetto." ha puntualizzato la lista 63074.

Inoltre, avviandosi alla conclusione della propria articolata riflessione, la lista 63074, si è soffermata - infine - su questioni sanitarie per così dire "contingenti" ed impellenti (e non di prospettiva).

"Ci appelliamo oltretutto al Direttore Asur5" - dice 63074 - "al fine di conoscere quali iniziative sta ponendo in campo per sopperire alla carenza sanitaria che si profilerebbe da quanto appreso dalla stampa sulla situazione della clinica Stella Maris. Ed alle porte della stagione estiva, quali iniziative di potenziamento sono state previste per affrontare l'aumento dei flussi di popolazione?"

"Noi alla Sanità Pubblica ci teniamo e pretendiamo che le strutture convenzionate si adeguino agli standard previsti dal SSN affinché il cittadino possa essere garantito anche nella libertà di scelta". Così conclude la lista 63074.

La campagna elettorale scalda i motori, ma si nutre anche di contenuti ed elementi di dibattito, che in ogni caso, caratterizzeranno - per la loro cruciale importanza - la vita politica della Città e terranno banco, nel qualsivoglia Consiglio Comunale, dovesse uscir fuori dagli esiti di giugno.