Alla luce della riunione organizzativa svoltasi mercoledì 14 dicembre, risulta divisa tra soddisfazione e preoccupazione l'analisi del consigliere Maria Rosa Ferritto riguardo al "Comitato tecnico-consultivo per la valutazione e il monitoraggio del progetto di realizzazione dell'impianto di stoccaggio di gas naturale in zona Agraria".

Sicuramente c'è la soddisfazione di avere finalmente a disposizione della città un organo comunale dedicato completamente a questo importante argomento, inoltre, avendo tra i membri i presidenti di comitati di quartiere, i rappresentanti di associazioni ambientaliste e vari tecnici privati cittadini, il comitato comunale dello stoccaggio ha il potenziale per rappresentare i sambenedettesi non solo in forma partitica, ma anche in maniera diretta. Avrà una reale utilità, quindi, solo se le decisioni e le valutazioni saranno libere dalle solite influenze di parte politica. In questa ottica Maria Rosa Ferritto è riuscita a rendere aperto al pubblico l'incontro del 23 dicembre con la Gas Plus, finora dichiarato chiuso a cittadini e giornalisti.

Durante la riunione è stato finalmente dichiarato in forma ufficiale che il Ministero ha concesso una proroga fino al 31 gennaio 2012 per dare modo di presentare le osservazioni a chi non ha potuto farlo finora. I presidenti dei comitati di quartiere, hanno esplicitamente richiesto sia informazioni complete per quanto riguarda la salute dei cittadini e la sicurezza del territorio (questioni su cui nutrono forti preoccupazioni), sia di evitare polemiche partitiche e strumentalizzazioni, dannose per il raggiungimento dell'obiettivo comune. Da sottolineare la richiesta di Pietro D'Angelo, Presidente della Riserva Sentina, il quale ha chiesto di avere i curriculum di coloro che si occuperanno dello studio, temendo la presenza di soli geologi. In effetti non è ancora chiaro che tipo di studio esattamente dovrà svolgere l'Università, né si è capito se sia già partito o meno.

Il consigliere Maria Rosa Ferritto ha presentato le 3 seguenti proposte:

1) Vaglio dell'aspetto legale-procedurale, oltre che puramente tecnico (vale a dire conoscere tutto ciò che riguarda i diritti dei cittadini per la propria tutela qualora il loro parere contrario non venisse ascoltato), citando la Convenzione di Aarhus del 2001 della normativa europea recepita con la legge nazionale 108/2001, che stabilisce di fatto il diritto dei cittadini a partecipare ai processi decisionali per quanto riguarda la realizzazione di opere di rilevante impatto ambientale (http://www.minambiente.it/menu/menu_attivita/La_Convenzione_di_Aarhus.html). E' un aspetto fondamentale, perchè in questi casi il cittadino pensa di non poter fare quasi nulla, ma in realtà così non è, si tratta solo di conoscere le leggi e gli strumenti giusti.

2) Allargamento del gruppo di tecnici/esperti e del gruppo di associazioni ambientaliste.

3) Coinvolgimento dei rappresentanti dei comuni limitrofi, in quanto sottoposti anche loro all'impatto dell'impianto di stoccaggio gas; teoricamente il compito di tale coinvolgimento sarebbe nelle mani del Sindaco Giovanni Gaspari, anche in un'ottica di collaborazione, per esempio nel sostenimento del costo del lavoro d'indagine dell'Università di Camerino.

"Proseguendo su questo percorso di informazione, coinvolgimento e - per quanto ci riguarda - opposizione all'impianto di stoccaggio gas, il MoVimento 5 Stelle augura un'ampia partecipazione popolare all'assemblea di sabato 17 dicembre alle ore 15.30, presso la Sala Don Marino (Parrocchia Cristo Re), in cui ingegneri, avvocati, medici illustreranno come e perchè bloccare il progetto che rischia di pesare sulla salute dei cittadini, sulla sicurezza del territorio e sull'economia di San Benedetto del Tronto".