Yonghuy Liang è stato ritenuto colpevole omicidio volontario, sequestro di persona e rapina aggravata anche dalla Corte d'assise di appello di Ancona che ha confermato la pena dell'ergastolo.

Liang, sempre dichiaratosi innocente, è stato ritenuto colpevole materiale dell'omicidio della connazionale Xu Xuequin, 25 anni, moglie di Janhua Lai, un imprenditore cinese residente a Grottammare. Il fatto risale alla notte tra il 26 e il 27 luglio del 2004.

In primo grado il Gup aveva inflitto 17 anni ad un complice di Yonghuy Liang, Xiuzhong Ke, 26 anni, reo confesso. Era stata invece prosciolta Feng Mei Liang, 29 anni - che l'accusa considerava la mandante - mentre il processo nei confronti di Xie Gong Ming, marito di Feng Mei Liang, presunto basista ed ex dipendente del marito della vittima, è ancora pendente alla Corte d'assise di Macerata.

Secondo l'accusa, il gruppo aveva organizzato un vero e proprio blitz notturno nella casa dell'imprenditore cinese per rapinarlo. In un primo momento sarebbe stato chiesto un riscatto di 600 mila euro ma poi, poche ore dopo, la donna venne trucidata con diverse coltellate alla gola.

Il p.m. ha ipotizzato che i rapitori avessero deciso di eliminare la donna perchè il marito aveva individuato tra i componenti della banda il suo ex dipendente. Il cadavere di Xu Xuequin, legato ed imbavagliato, fu ritrovato il giorno seguente in Toscana, sul fondo del Lago di Bilancino, al Mugello.