Partito sperimentalmente a giugno per dare una risposta concreta al consistente bisogno della società odierna di conciliare i tempi di vita e di lavoro, il "Progetto Delfino" è stato ora ufficializzato diventando un vero e proprio protocollo di rete per la promozione di azioni volte alla "conciliazione".

Dopo essere stato scelto dal Ministero delle Pari Opportunità come "buona prassi", il progetto abbracciato in primis dalla Cescot, avrà ora accesso ai finanziamenti europei, permettendo già dal 2008 di creare servizi sempre più vicini alle esigenze delle famiglie che vivono nella nostra Provincia.

Su questo tema l'UE sta studiando da circa 10 anni mediante l' iniziativa comunitaria Equal "women agreement", di cui fa parte anche il Progetto Delfino, unico nelle Marche, con San Benedetto Comune-capofila di un programma interregionale che sta interessando anche Lazio e Calabria. L'Equal è partito da Valencia (Spagna) ed ha avuto parecchi consensi anche in altri Paesi europei, tra cui Polonia e Cecoslovacchia, ma è nella provincia di Ascoli che ha trovato uno sviluppo immediato grazie ad una rete collaborativa di attori pubblici e privati che giovedì scorso si è incontrata presso lo chalet "Club23" per la prima di una serie di tavole rotonde volte delineare strategie future, .

Ciò grazie alla determinazione dei partner di rete, tra cui le Cooperative sociali "Service Coop" di Spinetoli ed "Idrea" di Cupramarittima, la Confesercenti di Ascoli e Fermo, il Cnif - Comitato nazionale imprenditoria femminile Confesercenti, il Centro Sportivo Italiano, l'Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno (settore Formazione), l'Università Politecnica delle Marche, la Camera di Commercio di Ascoli ed il Comune di San Benedetto (settore Politiche Sociali), che hanno firmato il protocollo con l'intento di sostenere la "genitorialità" andando incontro particolarmente alle problematiche di tante mamme lavoratrici e/o imprenditrici.

Lo spazio della Beach Arena è stato così un po' la culla delle idee innovative messe in atto da questa rete durante i primi due mesi di vita del progetto, diventando la base operativa dei 5 Centri Estivi Csi e dei corsi che Cescot ha destinato alla formazione professionale di "istruttori sportivi" e "ludotecari", ma anche della Grande Festa d'estate che ieri sera ha celebrato la conclusione dell'esperienza educativa del centro estivo per oltre 300 bambini.

Davanti ad un pubblico di circa 1.000 persone, i piccolini, accompagnati dai 75 eccezionali operatori che li hanno seguiti nell'ultimo mese e mezzo, hanno messo su un divertente spettacolo sul tema dell'educazione alimentare, trasformando così l'Arena in una grande tavola. Ogni gruppo ha quindi idealmente offerto agli spettatori una portata, iniziando dall'antipasto di pesce, con il gruppo delle "Battistine" che ha interpretato "In fondo al mar", tratto dalla colonna sonora disneyana La Sirenetta.

A seguire un abbondante piatto di "Tagliatelle di nonna Pina" dei bambini dell'istituto "N.S. del Rosario" ed una profumata porchetta dei "Tre Porcellin" offerta dal gruppo "Colleoni". Non poteva mancare un croccante contorno a base di "Patatine fritte" interpretato dai bambini delle "Concezioniste" e per finire un po' di frutta a suon di "Banana Banana" con il numerosissimo team "Alfortville". La serata si è conclusa tra le gag e l'animazione del gruppo Creative di Reggio Emilia che ha intrattenuto grandi e piccini fino a mezzanotte.

Oltre alle famiglie dei bambini, presenti all'appuntamento: il Vescovo della nostra Diocesi, Mons. Gervasio Gestori, che ha ricordato la grande responsabilità di genitori, scuola, Chiesa e sport nell'educazione dei giovani; il Sindaco Gaspari, che ha manifestato l'orgoglio di ospitare manifestazioni di questo tipo, in nome di una città che parla di conciliazione e voglia di stare insieme. Hanno partecipato inoltre il presidente della camera di Commercio, Ennio Gabellieri ed il segretario provinciale Confesercenti, Paolo Perazzoli. Grande soddisfazione espressa dal presidente nazionale Csi, Edio Costantini, ma soprattutto da parte del presidente provinciale, Antonio Benigni, che in prima persona ha vissuto e creduto in questo progetto insieme al suo staff.