Prendendo spunto dal libro “Buono, giusto, pulito” di Carlo Petrini quest’anno lo Slow Food ha deciso di dedicare il tradizionale incontro “Sotto le stelle” alla “Filiera corta…” ad uno spaccato del sistema agroalimentare che permette di individuare i soggetti coinvolti nella produzione, trasformazione, commercializzazione, vendita e consumo dei prodotti alimentari.

Anche il consumatore rientra quindi nella filiera, anzi essendo il destinatario finale di essa, è a LUI che la qualità dovrebbe essere rivolta.

L’appuntamento è previsto per Lunedì 14 agosto alle 21:15 presso la Trattoria “Damiani & Rossi” di Porto San Giorgio.

Il libro di Carlo Petrini rappresenta sicuramente un progetto di cambiamento serio e di speranza per l’umanità “…Abbiamo fame di cambiamento. Perché allora non darci un progetto? Propongo la costruzione di una rete globale dei nuovi gastronomi che stabilisca una alleanza tra le diverse comunità del cibo». Un saggio, quindi, che sviluppa un ragionamento e una riflessione sulla nuova concezione della gastronomia e sull'elaborazione teorica che negli ultimi anni ha accompagnato le azioni e i progetti di Slow Food. Attraverso frammenti autobiografici intercalati a meditate riflessioni, cifre e proposte concrete, l'autore ci fa comprendere quanto sia ampia oggi la galassia delle discipline che gravitano intorno al cibo "…Il cibo è un piacere, ma è anche un atto agricolo. Selezionando cibi di buona qualità, prodotti con lavorazioni e criteri che rispettino l'ambiente e le tradizioni locali, favoriamo la biodiversità e un'agricoltura sostenibile. Di conseguenza se nutrirsi è un atto agricolo produrre deve essere un atto gastronomico conforme ad almeno tre criteri essenziali: buono, pulito e giusto."

Perché questo avvenga, viene individuato nella filiera Corta lo strumento per: a) promuovere le relazioni tra cittadini, la trasparenza e l’equità della vendita dei prodotti agricoli, b) promuovere modelli di sviluppo sostenibili, con iniziative per favorire l’incontro tra domanda e offerta di prodotti agroalimentari di qualità. In realtà i meccanismi della filiera attuale sono complessi e determinano un progressivo schiacciamento dello spazio e della libertà degli agricoltori e dall’altro, rispetto ai consumatori, una progressiva riduzione di biodiversità alimentare a disposizione ad esempio, attraverso il superamento dei principi di territorialità e stagionalità dei prodotti.

La filiera corta è invece un tentativo di avvicinare il produttore agricolo e il consumatore per migliorare le condizioni di entrambi, saltando i passaggi della filiera classica. La filiera corta è un tema forte attorno a cui SlowFood sta lavorando da anni per gettare le basi di una rete mondiale di comunità del cibo legata da principi edonistici ma anche di solidarietà. Lo SlowFood Condotta dei Porti sta realizzando un progetto di filiera corta con un gruppo di coltivatori della Valdaso, specializzati in produzioni ortofrutticole.

L’iniziativa di questa sera vuole essere il primo passo verso un processo continuo di filiera corta tra la Valdaso e le cittadine costiere con l’opera di SlowFood Condotta dei Porti. Abbiamo pensato di ricostruire un itinerario ideale, utilizzando i prodotti di alcuni produttori della Valdaso più coinvolti in questo progetto, attraverso la proposta di alcuni piatti dove forte è la “cultura” della nostra terra, che lo chef Aurelio, coadiuvato da Marco Virgili, ha sapientemente interpretato per regalarci un speciale Ferragosto. Conseguentemente il menu è essenzialmente a base dei prodotti della Valdaso( Pesche, fragole, fichi, meloni, cocomeri, melanzane, erbe aromatiche, verdure); al termine della cena ci sarà la distribuzione di confezioni di pesche raccolte entro le ventiquattro ore precedenti.

Il costo della cena è di € 50 per i soci in regola con il tesseramento e € 60 per i non soci.

Dato il numero limitato dei posti (55), è necessario prenotare telefonando al numero 333-7818455. (E’ garantita sempre la precedenza ai Soci)