Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi
venerdì 14/11/2025    |   Ultimo aggiornamento ore 10:09    |   Lavora con noi    |  

Conosciamo i candidati: Mario Cavallaro

| MACERATA - Cavallaro: La politica deve ritrovare un ancoraggio nel suo fine, l’elaborazione di strategie per il governo della società e l’interpretazione della volontà popolare.

di Paride Travaglini

Sen. Mario Cavallaro, parlamentare uscente, candidato al Senato per la Margherita
 
Senatore, come vede questa tornata elettorale? 
Molto impegnativa, ma soprattutto troppo urlata e polemica per colpa di Berlusconi, che tenta di nascondere il fallimento del suo governo criticando il programma di governo del centro sinistra.
 
Il sud delle Marche, ancora una volta un po’ penalizzato; secondo lei perché i vertici nazionali dei partiti non tengono in dovuta considerazione questo territorio? 
I partiti regionali o sono deboli, e comunque poco considerati ai livelli romani, o sono egemonizzati dall’area pesarese ed anconetana, sicuramente più forte in molti campi. Inoltre le aree del sud solo recentemente cominciano a comprendere l’errore commesso nel credere alle promesse del centro destra e si orientano verso il centro sinistra. Credo, perciò, che il processo di riequilibrio, almeno all’interno dei parti del centro sinistra, comincerà da qui in avanti, ed è su questo che bisogna lavorare.
 
Lei fa politica da tanti anni, è un uomo impegnato e di partito. Hanno senso ancora i partiti visto che sempre più i vertici scelgono i cosiddetti “uomini della società civile” a quelli prettamente “di partito?” 
I partiti sono efficaci ed autorevoli se sanno comporre una classe dirigente che tenga conto sia della professionalità necessaria in politica sia della periodica immissione di forze fresche.
In questa tornata elettorale il problema non è stato tanto la distinzione fra politici ed esponenti della società civile, quanto quello che entrambe le categorie sono state selezionate senza alcun processo di partecipazione democratica e senza alcuna partecipazione dei livelli locali e regionali dei partiti.
In futuro credo che sarà necessario cambiare, o i cittadini volteranno le spalle non solo ai partiti ma alla politica in generale.
 
Si stava meglio quando si stava peggio…; sono in molti a rimpiangere la DC, il modo di fare politica: prima la politica si faceva tra la gente, oggi a colpi di spot elettorali e televisione?
Qual è il suo giudizio a tal proposito? 
Il mio giudizio non è nostalgico ma, certo, non si tratta soltanto di una questione di stile o di rimpianti. Pur non trascurando i mezzi di comunicazione, la politica deve ritrovare un ancoraggio nel suo fine, l’elaborazione di strategie per il governo della società e l’interpretazione della volontà popolare. L’ideologia in senso ottocentesco non c’è più ma ci debbono essere idealità e programmi e metodi di partecipazione democratica reale. Diversamente, da un lato si affermeranno movimenti sempre più intransigenti, populisti ed approssimativi, ed il tasso di radicalizzazione dello scontro aumenterà; dall’altro crescerà il disinteresse della comunità verso la politica, con la conseguenza della formazione di élite autocratiche. Quello che sta accadendo nella società francese ed in quella americana dovrebbe farci riflettere.
 
La sua è stata un’intensa attività parlamentare: tra i tanti interventi, diversi quelli a favore dello sport e della montagna oltre a quelli sulla giustizia e sul conflitto di interessi… 
Credo di aver lavorato molto in Parlamento, soprattutto nella Commissione Giustizia, nella quale lo scontro è stato durissimo perché il Governo e la maggioranza hanno inondato i nostri lavori delle ormai fin troppo celebri leggi ad personam a favore di Berlusconi e dei suoi. Ad onor del vero siamo anche riusciti ad approvare provvedimenti di sicuro interesse come, solo ad esempio, l’affido condiviso dei minori in caso di separazione, o alcune modifiche indispensabili al codice di procedura civile. Lo sport è una mia passione, ed alla subacquea ho dedicato anche qualche attenzione legislativa; nelle montagne, invece, ci vivo e penso, anche come sindaco di un piccolo comune montano, Gagliole, che gli Enti montani vadano sostenuti perché provvedono a garantire le risorse naturali, fra cui quelle idriche, a beneficio di tutti.
 
Qual è il suo giudizio in merito alla nuova Provincia di Fermo? 
In Parlamento ho votato a favore della Provincia di Fermo perché il procedimento era arrivato troppo avanti per poter essere fermato, e non mi sono sembrate fondate le argomentazioni contrarie, peraltro poco convinte e poco sostenute all’interno di tutti i partiti. L’alleanza con Monza e Barletta, in realtà Province ben più grandi e contigue ad aree metropolitane, è stata strategica In linea generale continuo, tuttavia, a nutrire delle perplessità in quanto l’esigenza di una Provincia a mio giudizio troppo piccola per avere una massa critica idonea deriva più da un’insensibilità dell’area ascolana verso le ragioni del Fermano, che avrebbero potuto essere risolte con una adeguata autonomia, che dall’oggettiva esigenza di un Ente così minuscolo che consumerà le sue risorse pressoché esclusivamente nell’ordinario funzionamento. Va poi detto che, nelle Marche, la tendenza delle aree forti di Ancona e Pesaro di fare la parte del leone paradossalmente aumenterà, data la scarsa capacità contrattuale di Enti così piccoli, a meno che non si tenti ora un ulteriore riequilibrio con altre Province fra cui il Montefeltro e la vecchia idea di un’area Fabriano-Camerino, che potrebbero essere il contraltare al Fermano nelle aree pesarese, anconetana e maceratese.
 
Quali le priorità per il territorio e per l’economia? I
nfrastrutture viarie, ferroviarie, ed aeroportuali a fatti e non con le parole; innovazione delle imprese anche attraverso la ricerca scientifica delle Università marchigiane; produzione culturale e di spettacolo di eccellenza; sostegno al turismo, valorizzazione dei prodotti locali, specie agricoli e del Made in Italy.

07/04/2006





        
  



3+3=

Altri articoli di...

Politica

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
22/10/2022
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
21/10/2022
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
19/10/2022
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)

Macerata e provincia

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
27/10/2022
Completamente rinnovato il crossodromo comunale di “San Pacifico” (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
24/10/2022
Clinica Villa dei Pini: arriva l’innovativa Risonanza magnetica (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
07/10/2022
Giornata mondiale della dislessia (segue)
07/10/2022
L’Associazione Salvabebè Salvamamme per le donne vittime di violenza e ai loro figli (segue)

SBT: comunali 2006

21/01/2007
Il Centobuchi perde per 1 a 0 con la Cagliese (segue)
18/11/2006
La Stella supera la Sangiorgese 1-0 (segue)
31/05/2006
Il Gruppo giovani UDC sulle amministrative di San Benedetto (segue)
29/05/2006
Il Sindaco Gaspari:"Lavorerò per il bene di tutti" (segue)
29/05/2006
Gaspari Sindaco. Auguri di un Parlamentare, un Presidente, due Vice e tre Sindaci (segue)
29/05/2006
Comunali 2006: Giovanni Gaspari è il nuovo sindaco (segue)
29/05/2006
Lentezza nella comunicazione dei dati elettorali. (segue)
29/05/2006
Le prime dichiarazioni di Giovanni Gaspari sono di ringraziamento (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati