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Dov’è la Verità?

Fermo | Strage di Bologna, la testimonianza di Luigi Ciavardini uno degli imputati

di Francesca Ripa

Ieri sera alla Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori, Luigi Ciavardini, uno degli imputati della strage, ha portato la sua testimonianza di innocenza. Ad accompagnarlo, Valerio Garipoli, rappresentante del comitato L’ora della verità e Michele Sgariglia che ha introdotto il caso giudiziario. A ringraziare i presenti per la mobilitazione, anche il sindaco Saturnino Di Ruscio.

La strage della stazione di Bologna avvenuta il 2 agosto del 1980 non è una strage fascista. L’eccidio più tragico della storia italiana è stato imputato a giovani che all’epoca avevano dai 17 ai 22 anni. Le prove per condannarli sono dubbie e inconsistenti.

Allora chi è stato? Chi c’è veramente dietro la strage di Bologna? Questi gli interrogativi per cui è nato il comitato L’ora della verità. Un’associazione che non sventola nessuna bandiera politica. Chi sottoscrive la causa cerca solo la verità. Perché incolpare degli innocenti, non è solo ingiusto, ma impedisce agli italiani di sapere chi è stato ad uccidere 85 innocenti.

Per quella strage sono stati condannarti all’ergastolo Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, all’epoca poco più che ventenni. Non hanno mai ammesso il fatto. Tuttora si ritengono innocenti.

Luigi Ciavardini aveva 17 anni, militava nel Nar (nuclei armati rivoluzionari). Fu condannato a trenta anni di reclusione dalla sezione minorile della Corte di Appello di Bologna. Dopo 25 anni d’altalena tra condanne e assoluzioni, si attende a breve il verdetto definitivo della Cassazione. Le prove contro di lui sono e rimangano dubbie. Non c’è un testimone diretto, né una prova che lo incrimini realmente. Era solo un ragazzo che militava nell’estrema destra, un motivo sufficiente per condannarlo per la strage di Bologna?

Contro di lui, un’improbabile telefonata alla fidanza in cui le chiede di rimandare l’incontro di qualche giorno. Un’altra prova “schiacciante” è la deposizione di uno dei superteste, Angelo Izzo, detto anche lo stupratore del Circeo. Afferma di non conoscere direttamente Luigi Ciavardini, ma lo accusa per deduzione dopo aver sentito dire, da chi frequentava l’ambiente, che dei ragazzini erano mischiati nella faccenda. Ma il nome di Luigi Ciavardini non fu mai pronunciato.

Queste incertezze e altre incongruenze costituiscono la base dell’accusa contro Luigi Ciavardini. Luigi ha già scontato 16 anni di carcere per banda armata. Da 25 si dichiara innocente e lotta per non scontare un delitto che non ha mai commesso. Sono 25 anni che attendiamo di sapere chi è stato ad uccidere 85 innocenti il 2 agosto alla stazione di Bologna.

Ieri, la notizia che il caso è stato riaperto. A suscitare nuovi dubbi sono elementi che emergono dalla commissione parlamentare sul caso Mitrokhin. Dagli atti emerge che il tedesco Thomas Kram avrebbe alloggiato la notte prima della strage in un albergo di Bologna. All’epoca non fu considerato un dato sufficiente dal quale far partire un’inchiesta. Oggi, dai documenti provenienti della Germania, si rilevano diversi spostamenti di Kram in Italia antecedenti alla strage. Inoltre va tenuto presente che Kram è un esperto di esplosivi, e militante di Cellule rivoluzionari, il suo ruolo è riconducibile a Carlos. Il nome di Carlos, ovvero Ilich Ramirez Sanchez, è legato al terrorismo internazionale dell’estremo medio-oriente degli anni settanta ottanta.

La Procura di Bologna intende con la riapertura del caso indagare su questa pista e capire quali sono i legami tra Carlos, il fronte Popolare per la Liberazione della Palestina di Geroge Habbash, Kramer e la strage di Bologna.

La serata di ieri sera a Fermo si è conclusa con amare riflessioni sulla giustizia italiana, e sulle vittime delle grandi ideologie che spesso scavalcano gli uomini dimenticando che dagli uomini e per gli uomini sono nate.

Il tre dicembre, per sensibilizzare l’opinione pubblica e per manifestare le proprie convinzioni, è prevista a Roma una fiaccolata silenziosa, da Piazza Veneto fino all’emblematica Bocca della Verità.

Per chi volesse saperne di può consultare il sito www.loradellaverita.org o chiedere in libreria La strage di Bologna - Luigi Ciavardini: un caso giudiziario - di Gianluca Semprini, società editrice Barbarossa.

18/11/2005





        
  



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