L’opposizione di centrosinistra non esprime ancora alcuna posizione ufficiale sul nuovo Piano Regolatore della città di San Benedetto, illustrato nel corso di tre riunioni della commissione urbanistica. Filtrano tuttavia i primi dubbi, a proposito di edificabilità e perequazione.

 

Il nuovo piano eleva infatti da 700 a 1200 metri quadrati il lotto minimo per costruire, ma individua in pari tempo comparti all’interno dei quali andrebbero realizzati edificazione e standard di verde e servizi, da ripartire tra tutti i proprietari, non penalizzando nessuno più di altri.

 

Ambienti vicini all’opposizione ritengono peraltro che quanto previsto in tali comparti verrebbe effettivamente tradotto in pratica solo nel momento in cui il 75% dei proprietari raggiungesse un accordo, eventualità giudicata di difficile realizzazione. Quanto poi al 25% restante, il Comune dovrebbe procedere con espropri, a prezzi di mercato.

 

Sarebbe questa la causa dell’insoddisfazione da parte dei proprietari di lotti minimi, spesso non superiori agli 800 metri, che pagano l’Ici sulla loro superficie edificabile, la cui valenza viene ora parzialmente modificata all’interno dei comparti da perequare.

 

E sarà questo uno degli argomenti di cui si discuterà sicuramente nei prossimi giorni. Peraltro non è stata ancora fissata una data per la prossima riunione della commissione urbanistica. È fissato invece per giovedì 10 marzo un nuovo incontro, promosso ancora una volta dall’Udc con i tecnici e i costruttori locali, per discutere del nuovo PRG. Al termine della riunione il verbale verrà consegnato al sindaco Martinelli.