Diminuiscono del 30%, per il 2004, i fondi trasferiti dalla Regione Marche al Comune di San Benedetto per interventi a favore della famiglia (legge regionale n. 30/98): in arrivo 36.459,63 euro, in luogo dei circa 52 mila dell’anno precedente.

 

Così l’amministrazione comunale, che in base a quella stessa legge sarebbe tenuta ad una compartecipazione del 10% rispetto alla somma assegnata dalla Regione, ha stanziato invece 37 mila euro, contro i 20 mila circa del 2003, lasciando invariata la disponibilità complessiva di risorse. I fondi aggiuntivi sono stati reperiti in bilancio per la mancata utilizzazione di somme già stanziate per l’attivazione del centro diurno per malati di Alzheimer, la cui inaugurazione dovrebbe comunque avvenire nel 2005.

 

Cambiano i criteri per stabilire le priorità: “intendiamo raggiungere – spiega il vicesindaco Pasqualino Piunti, che è anche assessore ai servizi sociali – quelle categorie di cittadini che sin qui non beneficiavano di alcun altro contributo del Comune”.

 

Priorità quindi come segue:

 

- assistenza integrativa nell’ambito familiare a propri componenti non autosufficienti, con problemi di salute mentale o affetti da malattie oncologiche che non usufruiscono di indennità di accompagnamento;

 

- sostegno alle spese di locazione (affitto) sostenute da famiglie di nuova costituzione;

superamento di situazioni di disagio sociale o economico per famiglie con minori ed un solo genitore;

 

- superamento di situazioni di disagio sociale o economico;

 

- maternità per donne di nazionalità extracomunitaria che non lavorano, in possesso di permesso di soggiorno, che abbiano avuto figli tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2004.

 

 

Gli altri contributi già attivati dal Comune, che come ricordato da Piunti non raggiungevano le categorie ora elencate, riguardavano contributi per l’affitto, per l’acquisto della prima casa, per le nascite, adozioni e famiglie con tre figli minori, di contrasto alla povertà, servizi di doposcuola, di assistenza domiciliare educativa e domestica, rivolta a minori, adulti, disabili fisici e psichici, agevolazione nell’erogazione dei buoni pasto nelle mense scolastiche, interventi a sostegno degli immigrati.

 

L’iniziativa legata alla legge 30 è stata presentata questa mattina dallo stesso Piunti, dalla responsabile del settore servizi per la famiglia Paola Scatasta, dal presidente della Vª commissione servizi sociali Giovanni Chiarini e dal consigliere Benito Rossi, membro della stessa commissione.