Queste le parole della ballerina e pittrice con le quali ha risposto ai giornalisti che le chiedevano un commento sul valore dell' anno dedicato ai disabili a margine della conferenza stampa di presentazione delle spettacolo di cui sarà protagonista sabato prossimo a Porto Sant' Elpidio: "La diversità è negli occhi di chi ti guarda. Io prima di tutto mi sento Simona Atzori". Poi ha rimarcato: "Vivo la disabilità come una etichetta; io sono cresciuta nella convinzione che siamo tutti diversi. Questo anno è stato importante perché ha dato l' opportunità anche alle amministrazioni di realizzare tante iniziative, ma ho paura che poi tutto si dimentichi".

Simona Atzori ha anche ricordato l' importanza della famiglia: "Mi ritengo fortunata perché ho avuto un' infanzia bellissima. I miei genitori sono stati i primi a non mostrarmi mai che ero diversa e ci sono stati momenti in cui mi sono dovuta fermare e pensare che non avevo le braccia perché altrimenti non me ne accorgevo". Parlando della sua arte ha affermato: "Danzo così perché sono così. Quello che mi auguro è che poi le persone si lascino andare alle emozioni".

Lo spettacolo, tappa della tournee che l' ha vista impegnata in Italia in questi mesi, riproporrà alcune delle performance che l' hanno resa celebre, come 'Amen', eseguito davanti al papa e che le è valso il titolo di ambasciatrice della danza per il Grande Giubileo nel 2000. Presente alla conferenza stampa anche il coreografo Paolo Londi, il quale ha sottolineato come realizzare coreografie per Simona Atzori non sia stato diverso dal suo lavoro di tutti i giorni, così ha concluso: "Sono sempre stato convinto che l' equilibrio per un ballerino fosse possibile anche senza braccia e quando ho conosciuto Simona ne ho avuto la certezza".