Inaugurazione Stroke unit
San Benedetto del Tronto | Il 4 giugno ci sarà l'inaugurazione presso il reparto di Neurologia,diretto dal Dr.Luigi Curatola, della sala di terapia subintensiva, la " Stroke Unit ".
di Dr.Mauro Marabini
Come preannunciato nella seconda parte del mese di novembre 2002 in occasione della proroga della gestione di tesoreria è fissata per il 4 giugno p.v., nel pieno rispetto dei termini di tempo previsti, l'inaugurazione presso il reparto di Neurologia,diretto dal Dr.Luigi Curatola, della sala di terapia subintensiva, la " Stroke Unit ", alla cui realizzazione, che ha comportato non semplici opere di ristrutturazione edilizia ed acquisto di attrezzature qualitativamente all'avanguardia dello sviluppo tecnologico del settore, ha contribuito in maniera determinante il cospicuo contributo della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
La Stroke unit, è una unità di terapia semi-intensiva dedicata al trattamento dello stroke ovvero dell'ictus cerebrale, il quale rappresenta un accidente neurologico acuto dovuto ad insufficiente apporto ematico focale (stroke ischemico) o a sanguinamento nell'encefalo (stroke emorragico).
L'istituzione della stroke unit completa la nuova organizzazione del reparto di Neurologia, in linea con le esigenze di oggi ed in rapporto alla particolare collocazione geografica della ASL 12, al confine sud delle Marche.
E' già stata attuata una integrazione con l'U.O.di Medicina Riabilitativa, diretta dal dr.Lorenzo Agostini, cui sono stati assegnati 4 p.l.all'interno del reparto neurologico. In questi vengono trasferiti pazienti affetti da gravi patologie neurologiche acute e, più specificamente, pazienti affetti da ictus. Su questi degenti i fisiatri, i fisioterapisti e la logopedista lavorano avvalendosi anche del supporto degli infermieri della Neurologia.
Oltre a ciò,vengono ospitati i pazienti operati dai colleghi della Clinica di Neurochirurgia di Ancona limitatamente agli interventi sul rachide cervicale o altra patologia.
A che cosa serve la stroke unit?
Con i dovuti distinguo, la Stroke Unit sta al paziente affetto da ictus come l'Unità Coronarica sta all'infartuato del miocardio.
Come nell'UTIC il paziente viene accuratamente monitorizzato nelle sue funzioni vitali (cardiache, respiratorie, ecc) con l'obiettivo ambizioso di potere, in futuro, disostruire l'arteria cerebrale occlusa: di poter attuare cioè la cosiddetta "trombolisi". A differenza di quello che succede nell'infarto del miocardio, tuttavia, tale operazione deve essere attuata entro le prime 3 ore dall'insorgenza dei primi sintomi, pena il rischio accentuato dell'emorragia cerebrale.
Al di là della trombolisi è comunque accertato statisticamente che gli ictus accolti nella S.U. hanno una migliore prognosi rispetto a quelli che vengono ricoverati nelle corsie ordinarie.
Un altro momento importante è quello della creazione dello stroke team, formato da un gruppo di specialisti di varia estrazione (neurologo, internista, ematologo, fisiatra, cardiologo) che concorrono alla terapia del paziente con stroke.
La gestione di una Stroke Unit favorisce l'integrazione del gruppo di lavoro multiprofessionale e l'obiettivo atteso per gli utenti è rappresentato da un incremento sia delle probabilità di sopravvivenza, sia delle possibilità di limitare gli esiti invalidanti.
L'ictus cerebrale rappresenta infatti la terza causa di morte (dopo le cardiopatie e i tumori) e la più frequente causa di disabilità severa nelle persone adulte (il 35% dei soggetti colpiti presenta esiti gravemente invalidanti).
La fase acuta, le prime ore e i primi giorni sono un momento importante, perché il soggetto colpito risulta particolarmente "fragile". E' significativa e di buon auspicio per il futuro recupero funzionale l'integrazione tra il neurologo ed il fisiatra; consente infatti di porre le basi per un adeguato progetto riabilitativo individuale, consistente nel :
- limitare l'entità del danno cerebrale;
- prevenire o ridurre l'insorgenza delle possibili complicanze in fase acuta;
- attuare tempestivamente una valutazione per una corretta prognosi relativa per poter iniziare precocemente, nel periodo in cui è massima la potenzialità del recupero, il trattamento riabilitativo.
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28/05/2003
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