Mi domando cosa possano pensare i cittadini dei comuni del piceno nell'apprendere a mezzo stampa che, soltanto qualche ora dopo lo spoglio delle schede elettorali di cinque importanti comuni della provincia, in un comune capofila come San Benedetto del Tronto avviene che un consigliere di FI esca dal proprio gruppo consiliare, che si richieda l'ennesimo rimpasto di giunta e di dirigenti, che si dimetta il vice-coordinatore del primo partito della città e, buon ultimo, che il sindaco espella dalla maggioranza il capogruppo della Lega Nord e quello di una Lista Civica poiché rei di essere, a suo stesso dire, “personaggi dai mille volti”.

Ognuno è libero di pensare ciò che vuole ma credo che molti giudicheranno tali dinamiche come atti di incredibile irresponsabilità, non fosse altro che per la tempistica con i quali si verificano.
Lo stesso sindaco, che solo a distanza di 14 mesi si accorge di “personaggi dai mille volti”, visti i lunghi tempi di acuta meditazione, avrebbe almeno potuto attendere che si concludesse il ballottaggio delle delicate elezioni di Porto San Giorgio per fare il fatidico proclama.

Ritengo che non si possa non tener conto di quel devastante effetto- domino che sta producendo in negativo sulla situazione politica generale della provincia quanto avviene da 2 anni a questa parte nella 1^ città per importanza economica e 2^ per numero di abitanti.
Le elezioni del confinante comune di Grottammare, legato al nostro dal punto di vista sociale, culturale ed economico, sono certamente state condizionate anche dall'eccessiva litigiosità interna al centro-destra sambenedettese.

Di volta in volta, da parte del primo cittadino, si è tentato goffamente di affibbiare ad altri le colpe di tali smottamenti interni alla maggioranza, penso sia giunto anche il momento di riflettere sulle proprie e sulle reali condizioni di governabilità.
Non è pensabile che chi ha iniziato a fare politica una settimana prima delle elezioni possa pregiudicare le sorti delle elezioni provinciali che si terranno il prossimo anno.

C'è da augurarsi che per scoprire se vi sono i presupposti per il buon governo, non siano necessari gli stessi tempi che sono occorsi per scovare i presunti colpevoli del mal governo.