Interventi di Orgoglio Civico, di 63074, del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso sulla Santà
San Benedetto del Tronto | "Replica alle dichiarazioni del responsabile sanità PD nelle Marche, Luciano Agostini, attuale componente del partito di maggioranza governativa, il quale afferma che le notizie che girano e riguardano la sanità privata nelle Marche sono solo fake news"
di Benito Rossi
Rossi, De Vecchis, Amato(Archivio)
Alla luce delle dichiarazioni del responsabile sanità PD nelle marche, Luciano Agostini, attuale componente del partito di maggioranza governativa, il quale afferma che le notizie che girano e riguardano la sanità privata nelle Marche sono solo fake news, i movimenti civici di Orgoglio Civico, di 63074, del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso, questa mattina hanno preso posizione in merito a quanto detto, appuntando l'attenzione sulle affermazioni di dubbia veridicità.
Va premesso che nella Regione Marche insistono 11 cliniche private così suddivise: 3 per l'AV5, 1 per AV4, 2 per l'AV3, 3 per l'AV2 (1 per Ancona, 1 per Jesi, 1 per Senigallia), 2 per l'AV1. (Fonte allegato E, Bilancio consuntivo 2018 Regione Marche).
Appare altresì chiaro che nel servizio pubblico non vengono profuse le necessarie energie politiche e finanziarie tanto che, visto l'indice regionale complessivo della mobilità inter-regionale (DGR 2/2018) per cui ad un numero positivo corrisponde una mobilità passiva superiore a quella attiva, risultano questi valori: Regione 124, AV5 -13 (miglior risultato regionale) quindi mobilità attiva superiore a quella passiva, quindi produzione di risultati economici che però vengono impiegati ad Ancona.
Ora, nell'AV5 a noi risulta una carenza di 43 posti letto per acuti, corrispondente al 10% in meno della nostra dotazione totale, e ci chiediamo se sia un fatto voluto o solo legato all'incapacità gestionale. Quanto potrebbe produrre in più l'AV5 se avesse tutti i posti letto previsti dalle delibere regionali?
A Jesi da qualche anno lavora grande centro di Riabilitazione cardiologica, completamente in convenzione con la regione Marche.
Spieghiamo in maniera più analitica, per quanto sopra detto, in termini di valutazione dei centri di riabilitazione cardiologica,
Villa Serena di Jesi CLINICA PRIVATA
"Nel reparto di Riabilitazione Cardiologica (50 posti "codice -56-" secondo la DGR 294/16) si ricoverano pazienti trasferiti dai reparti di cardiochirurgia della Regione Marche e del resto d'Italia, sottoposti ad interventi cardiochirurgici, per continuare con la fase riabilitativa. Sono ammessi anche pazienti trasferiti dai reparti di cardiologia con scompensi e recenti episodi di ischemia cardiaca".
"Tutti i pazienti sono sottoposti ad una serie di esami non invasivi (niente pace-maker endoventricolare quindi) in base alle condizioni cliniche di ciascuno... I medici del reparto sono tutti specialisti in cardiologia. Secondo l'Allegato alla determina n. 765/2016, "La tariffa giornaliera per la degenza nei posti letto di cardiologia riabilitativa è quella corrispondente al codice disciplina -56-". Non esistono quindi ospedali in grado di gestire quei 50 posti letto dati al privato?
POSTI LETTO OSPEDALIERI AV5
Con la DGR n. 735/2013, all'AV5 furono assegnati 642 posti letto per acuti, modificando la precedente distribuzione, suddivisi in questo modo: Clinica S. Marco 40 (-16), Villa Anna 53 (-37), Stella Maris 40 (-21), Ascoli 276 (-46), SBT 233 (-5). I due ospedali avevano dunque 509 pl per acuti.
Il DM 70 (noto come Balduzzi) fu recepito dalla Regione il 15 luglio 2015 con la DGR 541. Nella stessa data, 15 luglio, con la DGR 559 "Case di cure private... approvazione schema di accordo ai sensi del DM 70, furono aumentati i posti letto delle cliniche private. Immediatamente, senza far passare neanche un giorno dal recepimento del Decreto 70. Senza nessun ostacolo burocratico.
Con la successiva DGR n. 908/2015 (19 ottobre) la Regione ratificò la variazione dei posti letto: clinica S. Marco 60 (+20), Villa Anna 70 (+17), Stella Maris 60 (+20). Questi 57 p.l. vennero tolti agli ospedali di AP e SBT in quanto il numero complessivo di p.l. doveva rimanere invariato (642).
E non esiste alcuna delibera regionale che dimostri, a quel momento, l'aumento dei posti letto nell'AV5 per sopperire all'aumento nelle cliniche private.
Con l'ultima DGR n. 639/2018 venne confermato il numero complessivo di 673 p.l. per acuti con la frase "Non sono previste variazioni di p.l. in Area vasta 5". Poiché ad oggi le tre cliniche private hanno, complessivamente, ancora 190 pl ne restano teoricamente per i due ospedali 483, con una riduzione di 26 pl dagli iniziali 509. Da un documento del marzo 2019 risultano questi numeri: Ascoli 243, SBT 201. Ma poiché a SBT sono stati conteggiati 4 pl in più in cardiologia, in realtà sono 197: per un totale di 440 pl. Ne mancano dunque 43. Dove sono finiti? Sono stati cancellati oppure "spostati"? Se poi il nuovo ospedale di Pagliare dovrà avere 487 pl per acuti come potranno improvvisamente ricomparire quei 47 pl mancanti?
Di sicuro deduciamo che abbiamo perso almeno dieci anni di programmazione sanitaria; che la corsa verso l'ospedale unico rappresenta una disperazione orientata verso operazioni di edilizia sanitaria elettorale. Pertanto, a gran voce ci rivolgiamo alla maggioranza regionale, esortandola a non fare più danni di quanto ne abbia già fatti; e per spiegarci meglio, poniamo l'accento sul fallimento gestionale evidenziato dopo l'unione tra la ex zona 12 e la ex zona 13, confluite in AV5. I politici hanno fallito in questa operazione gestionale dell'AV5 e, pertanto, i cittadini non possono rischiare un nuovo modello gestionale, sbandierato, declamato, riproposto in ogni occasione pubblica, senza prevedere concretamente alcuna eccellenza, almeno nella interventistica salvavita vascolare e neurochirurgica, evitando i fatidici 100 km verso Ancona a prognosi infausta. Chi avrà la faccia tosta di definire di "eccellenza" un ospedale dal quale continueranno a partire ogni giorno ambulanze verso Ancona, perché qui, nell'ospedale di eccellenza, non ci saranno le strutture e il personale adatti per gestire il 90% delle urgenze? Forse avremo le ambulanze di eccellenza...?
Orgoglio Civico Benito Rossi
63074 Amato Vincenzo - Nicola Piattoni
Comitato "Salviamo il Madonna del Soccorso" Rosaria Falco - Bagalini Fabio
Altre Liste Civiche
Va premesso che nella Regione Marche insistono 11 cliniche private così suddivise: 3 per l'AV5, 1 per AV4, 2 per l'AV3, 3 per l'AV2 (1 per Ancona, 1 per Jesi, 1 per Senigallia), 2 per l'AV1. (Fonte allegato E, Bilancio consuntivo 2018 Regione Marche).
Appare altresì chiaro che nel servizio pubblico non vengono profuse le necessarie energie politiche e finanziarie tanto che, visto l'indice regionale complessivo della mobilità inter-regionale (DGR 2/2018) per cui ad un numero positivo corrisponde una mobilità passiva superiore a quella attiva, risultano questi valori: Regione 124, AV5 -13 (miglior risultato regionale) quindi mobilità attiva superiore a quella passiva, quindi produzione di risultati economici che però vengono impiegati ad Ancona.
Ora, nell'AV5 a noi risulta una carenza di 43 posti letto per acuti, corrispondente al 10% in meno della nostra dotazione totale, e ci chiediamo se sia un fatto voluto o solo legato all'incapacità gestionale. Quanto potrebbe produrre in più l'AV5 se avesse tutti i posti letto previsti dalle delibere regionali?
A Jesi da qualche anno lavora grande centro di Riabilitazione cardiologica, completamente in convenzione con la regione Marche.
Spieghiamo in maniera più analitica, per quanto sopra detto, in termini di valutazione dei centri di riabilitazione cardiologica,
Villa Serena di Jesi CLINICA PRIVATA
"Nel reparto di Riabilitazione Cardiologica (50 posti "codice -56-" secondo la DGR 294/16) si ricoverano pazienti trasferiti dai reparti di cardiochirurgia della Regione Marche e del resto d'Italia, sottoposti ad interventi cardiochirurgici, per continuare con la fase riabilitativa. Sono ammessi anche pazienti trasferiti dai reparti di cardiologia con scompensi e recenti episodi di ischemia cardiaca".
"Tutti i pazienti sono sottoposti ad una serie di esami non invasivi (niente pace-maker endoventricolare quindi) in base alle condizioni cliniche di ciascuno... I medici del reparto sono tutti specialisti in cardiologia. Secondo l'Allegato alla determina n. 765/2016, "La tariffa giornaliera per la degenza nei posti letto di cardiologia riabilitativa è quella corrispondente al codice disciplina -56-". Non esistono quindi ospedali in grado di gestire quei 50 posti letto dati al privato?
POSTI LETTO OSPEDALIERI AV5
Con la DGR n. 735/2013, all'AV5 furono assegnati 642 posti letto per acuti, modificando la precedente distribuzione, suddivisi in questo modo: Clinica S. Marco 40 (-16), Villa Anna 53 (-37), Stella Maris 40 (-21), Ascoli 276 (-46), SBT 233 (-5). I due ospedali avevano dunque 509 pl per acuti.
Il DM 70 (noto come Balduzzi) fu recepito dalla Regione il 15 luglio 2015 con la DGR 541. Nella stessa data, 15 luglio, con la DGR 559 "Case di cure private... approvazione schema di accordo ai sensi del DM 70, furono aumentati i posti letto delle cliniche private. Immediatamente, senza far passare neanche un giorno dal recepimento del Decreto 70. Senza nessun ostacolo burocratico.
Con la successiva DGR n. 908/2015 (19 ottobre) la Regione ratificò la variazione dei posti letto: clinica S. Marco 60 (+20), Villa Anna 70 (+17), Stella Maris 60 (+20). Questi 57 p.l. vennero tolti agli ospedali di AP e SBT in quanto il numero complessivo di p.l. doveva rimanere invariato (642).
E non esiste alcuna delibera regionale che dimostri, a quel momento, l'aumento dei posti letto nell'AV5 per sopperire all'aumento nelle cliniche private.
Con l'ultima DGR n. 639/2018 venne confermato il numero complessivo di 673 p.l. per acuti con la frase "Non sono previste variazioni di p.l. in Area vasta 5". Poiché ad oggi le tre cliniche private hanno, complessivamente, ancora 190 pl ne restano teoricamente per i due ospedali 483, con una riduzione di 26 pl dagli iniziali 509. Da un documento del marzo 2019 risultano questi numeri: Ascoli 243, SBT 201. Ma poiché a SBT sono stati conteggiati 4 pl in più in cardiologia, in realtà sono 197: per un totale di 440 pl. Ne mancano dunque 43. Dove sono finiti? Sono stati cancellati oppure "spostati"? Se poi il nuovo ospedale di Pagliare dovrà avere 487 pl per acuti come potranno improvvisamente ricomparire quei 47 pl mancanti?
Di sicuro deduciamo che abbiamo perso almeno dieci anni di programmazione sanitaria; che la corsa verso l'ospedale unico rappresenta una disperazione orientata verso operazioni di edilizia sanitaria elettorale. Pertanto, a gran voce ci rivolgiamo alla maggioranza regionale, esortandola a non fare più danni di quanto ne abbia già fatti; e per spiegarci meglio, poniamo l'accento sul fallimento gestionale evidenziato dopo l'unione tra la ex zona 12 e la ex zona 13, confluite in AV5. I politici hanno fallito in questa operazione gestionale dell'AV5 e, pertanto, i cittadini non possono rischiare un nuovo modello gestionale, sbandierato, declamato, riproposto in ogni occasione pubblica, senza prevedere concretamente alcuna eccellenza, almeno nella interventistica salvavita vascolare e neurochirurgica, evitando i fatidici 100 km verso Ancona a prognosi infausta. Chi avrà la faccia tosta di definire di "eccellenza" un ospedale dal quale continueranno a partire ogni giorno ambulanze verso Ancona, perché qui, nell'ospedale di eccellenza, non ci saranno le strutture e il personale adatti per gestire il 90% delle urgenze? Forse avremo le ambulanze di eccellenza...?
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