La giornata inaugurale della San Benedetto Tennis Cup, seppur non proiettata ancora nel vivo del torneo, ha offerto alcuni spunti interessanti.
  Il motivo di maggior interesse, come avevamo fatto intendere ieri, era il derby fra Andrea Arnaboldi e Matteo Berrettini. Molte erano le incognite sulla sfida, a partire dallo stato di salute di quest'ultimo, reduce da un fastidioso infortunio alla caviglia. Eppure il nostro miglior rappresentante di quella che, per motivi eminentemente commerciali, viene definita Next Generation, non ha mostrato strascichi di alcun tipo, né ha sofferto mentalmente il più maturo coetaneo, decisamente troppo falloso ed inconsistente. Il punteggio finale, un doppio 6-4, non rende a sufficienza il controllo che Berrettini ha avuto sul match, nonostante qualche errore di dritto veniale più che decisivo (soprattutto in lunghezza). Il tabellone, come "premio" per questa convincente vittoria, porta in dote una sfida col numero uno del seeding Santiago Giraldo. Ieri sera la sorte però sembrava volesse riservare un secondo derby al giovane Berrettini, visto che l'avversario del colombiano, Roberto Marcora, appariva in grado di estromettere il favorito (almeno secondo la classifica) del torneo. Dopo un primo set portato autorevolmente a casa con il punteggio di 6-1 dall'avversario Giraldo ha fatto valere la sua maggior consistenza ed esperienza, che non può non avere chi è stato nei primi trenta giocatori del mondo, chiudendo gli ultimi due parziali per 6-3 6-2.
  Le soddisfazioni per i nostri colori - se tale può definirsi una vittoria italiana in un derby - si sono esaurite con Matteo Berrettini, accompagnate solamente dalla vittoria mattutina del talentuoso, incostante e sfortunato Adelchi Virgili, che in mattinata si è garantito l'accesso al tabellone principale, superando l'ultimo turno di qualificazioni contro lo spagnolo Pol Toledo Bague.
  Avevamo sottolineato ieri il piacevole ritorno di Flavio Cipolla al Circolo Tennis Maggioni, ma purtroppo la sua avventura è terminata immediatamente per mano del serbo Danilo Petrovic senza rilevanti picchi di pathos (6-1 6-3). Altrettanto lineare è stato lo svolgimento dell'altro derby di giornata, stavolta transalpino, che ha visto contrapposti Benjamin Bonzi e Maxime Hamou. Il gioco di quest'ultimo è apparso troppo instabile per poter impensierire il connazionale, che ha chiuso con il punteggio di 6-2 6-3.

  Vi lasciamo con il link dell'ordine di gioco odierno. Oltre a segnalarvi l'esordio del campione in carica Gaio, vi consigliamo tre partite:
- Vanni-Virgili, sia per la presenza di due italiani che per ammirare il talento (purtroppo inespresso) di Adelchi Virgili, senza nulla togliere all'ottimo Vanni, ovviamente, le cui qualità sono più conosciute;
- Travaglia-Maden, perché l'ascolano è in un grande periodo di forma e può seriamente ambire al trono del torneo;
- Popyrin-Granollers, che contrappone un promettente giocatore della già menzionata Next Generation e un altro che è stato anche numero 19 della classifica.