Il primo a prendere la parola è stato il Presidente Guido Barra, il quale ha riassunto quanto accaduto dalla conferenza stampa di venerdì 5 giugno fino ad oggi: "In quell'occasione abbiamo reso pubblica l'intenzione di entrare in società, abbiamo lanciato la nuova campagna associativa e abbiamo spiegato che per raggiungere tale obiettivo avremmo coinvolto imprenditori locali. Da quel momento ci siamo impegnati al fine di raccogliere più adesioni possibili. Abbiamo coinvolto numerose attività commerciali e abbiamo organizzato una serata presso il Pub Old Spirit, il cui intero incasso è stato destinato all'Associazione. In due settimane abbiamo raccolto appena 130 adesioni, un numero inaspettatamente basso ma che abbiamo voluto giustificare con il clima di confusione creato. Siamo qui per dissipare ogni dubbio, per cui ci aspettiamo una risposta migliore nei prossimi giorni".

Fatta questa premessa il Presidente Barra ha spiegato la proposta pervenuta dal Presidente della Samb Gianni Moneti: "La mattina di mercoledì 17 giugno il Presidente Moneti ci ha invitato ad incontrarlo prima della conferenza stampa che annunciava l'addio di Manolo Bucci, un invito improvviso ma che abbiamo deciso di non rifiutare. In quell'occasione ci ha chiesto la cifra di 100 mila euro subito e 300 mila da liquidare in tre anni in caso di avanzo di bilancio. Il 100% della Samb si sarebbe diviso in 20 quote da 20 mila euro, una quota a NoiSamb, 18 quote ad imprenditori vicini all'Associazione e la rimanente quota a Moneti. In tutto questo egli avrebbe mantenuto la carica di Presidente e la gestione tecnica. Qualche ora dopo, in qualità di Presidente dell'Associazione NoiSamb, ho partecipato ad un incontro programmato dallo stesso Moneti con i nostri consulenti Paolo Gaetani e Mario Di Buò. Nel corso dell'incontro il Presidente della Samb si è reso disponibile a cedere sia una quota di minoranza che l'intera quota della Samb Calcio, per la quale ha chiesto un corrispettivo di 300 mila euro da pagarsi anche in due rate annuali di pari importo".

Dopo alcuni giorni di riflessione, a cavallo dell'ultimo week end, l'intero direttivo dell'Associazione NoiSamb si è riunito per prendere una decisione in merito alle due opzioni sopra esposte: "Abbiamo analizzato attentamente la situazione, cercando di capire quale potesse essere la soluzione più sana da adottare per il futuro della Samb - ha proseguito il Presidente Barra - All'unanimità abbiamo deciso di rifiutare la proposta di Moneti e destinare ogni risorsa nel progetto congiunto con gli imprenditori di San Benedetto Del Tronto. Nulla contro il Presidente della Samb, e anzi lo ringraziamo per averci coinvolto, ma pensiamo semplicemente che questa sia la strada giusta da percorrere anche in virtù di un progetto serio per il futuro. In questo momento è importantissimo anche crescere come associati, i tempi sono stretti ma dobbiamo farcela assolutamente; per prenderci la Samb occorre l'impegno di tutti".

Ad intervenire nel corso dell'Assemblea è stato anche il dott. Mario Di Buò, il quale si è così espresso: "Questo progetto deve essere messo in piedi coinvolgendo sia gli imprenditori, con quote da 20 mila euro e sponsorizzazioni, sia portando avanti la campagna associativa tra i tifosi. E' essenziale che NoiSamb aumenti le adesioni perchè solo così facendo crescerebbe la sua forza e il peso all'interno della costituenda società che dovrebbe acquistare il club. Il 30 giugno chiuderà l'esercizio sociale dell'attuale gestione e, immediatamente dopo, studieremo nel dettaglio le entrate e le uscite della Sambenedettese. Nulla deve essere tralasciato, poichè il nostro obiettivo è quello di costruire un progetto sano. I tempi necessari alla conclusione della trattativa sono strettissimi e mal si conciliano con la nostra volontà di visionare il bilancio e avere la prova che non esistono debiti pregressi".

A fargli da eco l'avvocato Paolo Gaetani: "Io e Mario Di Buò non stiamo lavorando per dei clienti, ma stiamo aiutando e fornendo una consulenza all'Associazione NoiSamb e agli imprenditori di San Benedetto, con l'obiettivo di formare una Srl con quote da 20 mila euro. La raccolta dei fondi dovrà essere finalizzata all'esborso finanziario necessario per l'acquisto delle quote della Samb Calcio e il budget della gestione sportiva che, in base a quanto riferito dallo stesso Moneti, genera un disavanzo quantificabile tra i 400 e 500 mila euro l'anno. Una sana programmazione richiede anche un impegno di tutti i soci per reperire denaro anche per la successiva stagione nell'ambito di un progetto che dovrà essere sano e duratura. E' ovvio che una società che, come tutte quelle di Serie D, genera solo debiti, dovrebbe essere ceduta gratuitamente. Nonostante ciò è diritto di ogni proprietario avanzare delle richieste per la cessione delle quote e/o dell'azienda".

Nei prossimi giorni l'Associazione NoiSamb, insieme agli imprenditori, farà pervenire a Moneti l'offerta per l'acquisto a cui, se accettata, seguirà l'iter legale per la cessione delle quote.