Secondo un sondaggio mondiale sul costo della vita svolto dall’Intelligence Unit dell’Economist, che ogni due anni aggiorna l’elenco delle 140 città più costose al mondo, Singapore risulta essere in cima alla lista nel 2015, ma siamo certi che neppure nella ricca città asiatica le tariffe per l’accesso agli impianti sportivi risultino elevate come quelle stabilite dal Sindaco Polini e dalla sua Giunta.
Con Deliberazione della Giunta comunale n. 32 del 19/06/2015 sono state approvate le tariffe per l’accesso agli impianti sportivi del Comune di Castignano e prevedono i seguenti costi:

PALAZZETTO DELLO SPORT “OLIMPIA” DI RIPABERARDA
Privati: € 40,00 l’ora
Associazioni sportive: € 80,00 a partita o allenamento (max 2 ore)

CAMPO TENNIS ANNESSO AL PALASPORT “OLIMPIA” DI RIPABERARDA
Privati: € 40,00 l’ora - diurno
Privati: € 50,00 l’ora - notturno
Associazioni sportive: € 80,00 a partita o allenamento (max 2 ore)

Facendo due rapidi conti, se un’associazione sportiva che non ha sede legale nel Comune di Castignano volesse svolgere tre allenamenti settimanali, si troverebbe a dover pagare una retta mensile di 960 euro per un totale di 11.520 euro l’anno. E se l’associazione avesse sede legale a Castignano potrebbe contare su una riduzione tariffaria del 50% ma pur sempre elevata pari a 5.760 euro.

Ma il discorso non cambia per un privato cittadino che volesse farsi una seduta di pesi nello spazio orario riservato al pubblico poiché, a quanto previsto dal tariffario, dovrebbe esborsare 40 € per un’ora di esercizi e, nel caso si allenasse tutti i giorni (supponiamo 5 giorni a settimana), 800 € al mese, 9.600 € l'anno..chi non rinuncerebbe ad avere un fisico tonico per una cifra del genere?

Sarebbe bello sapere di chi è il frutto di tanto Genio..!

L’amministrazione Polini, che nel Consiglio comunale di martedi scorso 23 giugno si è vista costretta a riconoscere le istanze della Minoranza che da un anno continua a chiedere il rispetto dell’art. 90, comma 25, della legge 289/2002 e della Legge regionale 2 aprile 2012, n. 5, che disciplinano l’affidamento in gestione degli impianti sportivi mediante gara ad evidenza pubblica, dopo aver tardivamente sanato una evidente irregolarità, rischia di imbattersi in una nuova grana se non provvederà a rettificare quanto prima le assurde tariffe per l’utilizzo degli impianti che sono evidentemente discriminanti secondo quanto previsto dalla suddetta Legge regionale agli articoli 18 comma 3: “L'uso degli impianti sportivi deve essere improntato alla massima fruibilità per la pratica di attività sportive, ricreative e sociali ed è garantito, sulla base di criteri obiettivi, a tutte le società e associazioni sportive che praticano le attività a cui l'impianto è destinato” e dall’art. 19 comma 4: “L'uso dell'impianto sportivo è garantito anche a società e associazioni sportive non affidatarie”.

Resta aperta la questione per il presunto danno erariale prodotto dal mancato affidamento della gestione degli impianti sportivi mediante gara ad evidenza pubblica per il periodo compreso tra il 16 giugno 2014 ed il 30 giugno 2015. Ma questa è un’altra storia sulla quale tuttavia la Minoranza continua a lavorare.