Operativa la convenzione tra il Comune e l'Azione Cattolica della parrocchia S. Pio V
Grottammare | Giovani, belli e volontari: sono quattro, al momento, i ragazzi impegnati nelle attività di volontariato sociale previste nella recente convenzione
Il gruppo dell'Azione Cattolica della Parrocchia San Pio V
E' operativa la convenzione tra il Comune e l'Azione Cattolica.
Giovani, belli e volontari: sono quattro, al momento, i ragazzi impegnati nelle attività di volontariato sociale previste nella recente convenzione tra il Comune e l'Azione Cattolica della parrocchia San Pio V.
Tre sono operativi dalla settimana scorsa nell'assistenza al trasporto dei ragazzi disabili del c.d. "Piccolo Gruppo" e al trasporto di disabili in maniera individuale dalle proprie abitazioni verso le strutture in cui svolgono attività di palestra, aggregativa, sanitaria, ecc.
A breve, un'altra ragazza donerà alcune ore del suo tempo libero all'assistenza agli anziani, svolgendo qualche commissione oppure semplicemente per fare compagnia.
"Stiamo cercando di collaborare con altre associazioni che svolgono sempre attività di volontariato per poter allargare i servizi - dichiara l'assessore all'Inclusività sociale Clarita Baldoni - Le necessità sono davvero tante e più disponibilità riceviamo più saremo in grado di assecondarle. Attualmente, stiamo lavorando alla firma di un'altra convenzione con il centro sociale Ischia I".
Il servizio di sollievo è strutturato ad hoc dalle assistenti sociali comunali che valutano le varie necessità in base alle situazioni di ogni assistito.
Più in generale, la convenzione permette l'utilizzo di volontariati nei seguenti ambiti: attività di promozione e aggregazione sociale, attività di tipo ludico/culturale, attività di intervento, sostegno ed integrazione sociale, attività di intervento e sostegno alle famiglie, attività di intervento e sostegno a singoli soggetti in condizioni di disagio.
La convenzione è stata firmata alla fine di agosto con l'obiettivo di valorizzare al meglio le qualità espresse dal tessuto sociale cittadino e nell'ottica di ottimizzare le risorse economiche, umane e strumentali, a disposizione dell'assistenza sociale.
Altro fine, non meno importante, è quello di contribuire ad incentivare il confronto e l'aggregazione tra le persone.
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17/11/2013
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