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"Ma che ce frega, l’importante è che se ioca”.

San Benedetto del Tronto | Un Consiglio Comunale che si preannunciava bollente ma che poi a malapena ci ha scaldato. Tutto è bene quel che finisce bene.

di Sabrina Cava

Consiglio Comunale

Era stato preannunciato un Consiglio Comunale infocato, per questo ieri sera 9 settembre, ben comoda a casa mia me lo sono gustato sul sito del Comune.

Aspettavo sadicamente il sangue, era scontata la presenza di un nutrito pubblico, figurarsi, si parla di Samb mica di aliquote IMU e TARES, Scuolabus, Universita', affidamento delle palestre pubbliche, piano del porto, delle quali stando alle pregresse  partecipazioni popolari alle assise, non importa nulla a nessuno.

Alle  21:00 in punto la seduta si è aperta con 14 consiglieri della maggioranza presenti, sufficienti per aprire i lavori, poi sono entrati Pellei dell’Udc, Gambini del M5S, Emili e Pezzuoli  per il Pd e tutto il Pdl.

Già qui la prima delusione…e le defezioni? Non s’era detto che sarebbe caduta la testa di Gaspari? Non che me lo augurassi ma quando certa stampa, certi consiglieri, certe dichiarazioni rimbalzano per giorni io poi me lo metto in testa, aspetto il sangue e se non lo vedo scorrere rimango delusa.

Il sangue non s’è visto dunque, ma certo sono volate parole grosse, tutte indirizzate a “Don Giovanni Gaspari” come lo ha ribattezzato la consigliera Emili, forse divertita anche lei, come me, da un titolo apparso in questi giorni che attribuiva una dichiarazione al  sindaco…”duro fino al 2016”.

E ancora, con il giusto accaloramento si sono succeduti gli interventi

 Chieste le dimissioni dall’opposizione con grande giubilo del pubblico che per dimostrare di essere in linea ha fortemente applaudito, il presidente si è dovuto dar da fare parecchio per placare gli animi che nel frattempo vociavano..la questione Samb, c’acchiappa, la vergogna dell’estate 2013 (sic!)…

E  poi?, dopo tanto parlare? Dopo che è stata  tirata in ballo anche la Procura, pare che ci vogliano andare un po’ tutti a fare un giretto su ad Ascoli, perché di cose losche pare ce ne siano molte sotto questa intricata vicenda, tutte quelle pensiline fotovoltaiche, i lavori di adeguamento non fatti, obblighi non assolti, grandi somme ai privati che avanzano al pubblico i bruscolini, cessione di rami d’azienda, insomma, per dirla con il consigliere Marinuccidopo Zoboletti, cioè dal 1988 la Samb non ha avuto mai pace, è stata sempre in mano a personaggi ambigui che ne hanno determinato tre fallimenti”. Un’affermazione che mi ha suscitato due riflessioni immediate.

Se  da quella data ad oggi si hanno gli stessi problemi allora forse non meritiamo di non averne, come a dire, se pigli sempre per groppa mi sa che sei un somaro (non credo esista questo detto…è una mia invenzione sicuramente), la seconda riflessione invece guarda alla storia…usata per interpretare il presente e il futuro secondo me è finita qui.

Dico questo perché? Perché  dal Consiglio comunale di ieri non è emerso nulla, un nulla che non porterà a nulla, ma che, e questo è puro parere personale di chi scrive, servirà solo a far passare il tempo necessario a finire un mandato, cosicchè poi,  tutti a casa e..PALLA AL CENTRO.

Contentino per  le opposizioni l’approvazione di una Commissione di inchiesta sullo Stadio, pressoché inutile se non a procurare un gettone di presenza a chi ne farà parte (spero francamente di essere smentita),  non avendo essa  quegli ampi poteri formali e sostanziali che sarebbero richiesti per approdare ad un risultato.

Contentino per la tifoseria l’approvazione dell’affidamento diretto e in via provvisoria del  Riviera delle Palme alla Asd Sambenedettese .

Questo l’emendamento a firma dei consiglieri Zocchi e Pasqualini, che alla fine è riuscito a portare la pace là dove c’era guerra.

Solo il consigliere Gambini in coerenza col suo intervento, e col suo progetto e credo politico in controtendenza e assumendosi la responsabilità dell’impopolarità,  ha ritirato la scheda abbandonando l’aula al momento del voto . Tutto bene quel che finisce bene perché  in fondo,  “ma che ce frega, l’importante è che se ioca”.

 

10/09/2013





        
  



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