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New city

San Benedetto del Tronto | La città cambia grazie ai programmi operativi di riqualificazione urbana – PORU – e guarda al futuro. Nuove opportunità per chi le saprà cogliere.

di Martina Oddi

PORU-UNICAM

Tempi di crisi. Ma la città ha bisogno del suo restyling, per questioni estetiche e economiche. Nuovi scenari di business promettono di aprirsi per i privati che sapranno conciliare i propri interessi con quelli dell'amministrazione comunale.

Come? Con i PORU, che permetteranno una riqualificazione attiva - assicurano dal comune - a partire dall'anno in corso basandosi sulla legge regionale n. 22/2011: cambi di destinazione, ma anche scambio di diritti edificabili tra una zona di interesse comunale e un area di compensazione e tanti altre nuove possibilità, incluse nel documento di programmazione strategica in materia urbanistica consultabile sul sito del comune. Dove con un'apposita mail si possono indicare suggerimenti, consigli e critiche.

Alla ricerca di condivisione sul documento provvisorio sarà fissato a settembre un incontro con la cittadinanza, per arrivare in consiglio entro e non oltre metà ottobre. Per valutare le circa 200 aree di interesse, oltre le quali i cittadini potranno segnalarne altre, ci si rivolge agli esperti: questa mattina in comune è stato firmato con l'UNICAM un protocollo relativo ai criteri dell'attuazione dei PORU.

I principi su cui lavorerà l'UNICAM sono quelli della perequazione, ossia la garanzia di un trattamento uguale tra i vari portatori di interesse, e la compensazione, per equilibrare i valori delle poste in gioco nella trattativa tra pubblico e privato. L'UNICAM si impegna - ricorda il prof. Michele Talia - a fornire tre tipi di analisi: la carta dei valori, per stimare l'effettivo valore delle aree, un regolamento attuativo nella fase successiva, un quadro aggiornato della situazione economica dal punto di vista urbanistico, per garantire una valutazione oggettiva e realistica delle potenzialità.

Per ridurre la distanza tra le ambizioni e la capacità di realizzarle, per dare un nuovo volto alla città. E agli scettici che chiedono se poi questo nuovo look salterà all'occhio, risponde l'Assessore Canducci arrivando a ipotizzare scenari sorprendenti quanto improbabili, come l'edificazione di parte della zona Brancadoro.

Visioni a parte, Canducci ci tiene a sottolineare che è l'amministrazione comunale a dettare i bisogni e a delineare le priorità e i privati possono convergere sulle linee programmatiche "non viceversa". A ognuno il suo per rimettere in moto la nave in bonaccia.

25/07/2013





        
  



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