È desta e vigile l'attenzione del Sindaco sul tema scottante della sanità. Due nosocomi, a Ascoli e San Senedetto, e via libera della Commissione Regionale alle case salute, con il risultato che con l'apertura di Offida, l'hostis sarà trasferito a San Benedetto. Questo lo scenario su cui scommette il Sindaco, sicuro del progetto "arrivato ad un alto livello di definizione", che sarà presentato l'11 giugno da Stroppa e Appignanesi nel corso della riunione del Comitato Ristretto.

Un piano articolato in base al principio dell'intensità di cura, che però deficita - secondo Gaspari - quanto a comunicazione. Soprattutto quella interna, rivolta agli operatori sanitari, "che magari vengono allarmati dalla notizia della chiusura di psichiatria e non sono a conoscenza del fatto che i posti per la degenza verranno raddoppiati. Fondamentale è la collaborazione per la riuscita dei nostri obbiettivi ambiziosi" spiega il sindaco.

Arrivando a mettere a disposizione il Bollettino Ufficiale del Comune per garantire una corretta informazione, che assicuri la partecipazione necessaria al conseguimento del risultato. Senza negare le criticità esistenti e sottolineando che oltre al principio del costo unitario per prestazione, si sta lavorando per far passare anche quello dell'uguaglianza della prestazione su base regionale, si dichiara fiducioso e fermo nell'idea che debba essere fornito a tutti gli utenti un servizio omogeneo.

Altra storia ma stesso copione, massima concentrazione anche sul lungomare: l'iter partirà quest'anno e entro ottobre si svolgerà la gara per aggiudicarsi i lavori dell'Albula. Solo allora cominceranno i lavori, discussi a breve durante uno dei due consigli comunali che, prima della bonaccia estiva, sarà dedicato all'urbanistica.

Mentre l'altro verterà su quella che il Sindaco definisce la prima tra le priorità in agenda: l'emergenza sociale. Come non condividerne la preoccupazione, in uno scenario carico di aspettative di ripresa che oggi, agli inizi dell'estate, rimangono solo speranze. Lavoro, ridistribuzione della ricchezza e pace sociale si impongono come imperativi, mentre la lotta alla povertà un'emergenza che l'amministrazione deve affrontare pena l'involuzione della blasonata qualità della vita.

Diventata davvero dura nel Piceno per tante famiglie, ma anche per i disoccupati, gli anziani, e i giovani, privi di qualsiasi prospettiva e lasciati al margine.