ll libro di Frank Cappelletti "Aldilà dell'estremo"
San Benedetto del Tronto | Intervista a Frank in occasione dell'uscita del suo libro. Tutto da leggere, emozioni, curiosità, sorprese, e....
di Mimmo Minuto
In Sintesi cos'è questo libro e perchè "estremo"
L'estremo è l'ultimo giocatore di una squadra di rugby che viene schierato in campo. Dopo di lui c'è la linea di meta. Ma non solo...Questa è una storia di amicizia , amore e sport.
U n intreccio di vicende e personaggi stravolgeranno la vita di Marco il rimba,un quarantacinquenne "sui generis".Sfigatissimo giocatore di rugby in una squadra di old, Marco si troverà suo malgrado, ad affrontare piccoli grandi ostacoli che la vita gli metterà davanti.
Insieme alla compagna e a strampalate amicizie verrà invischiato in storie al di del tempo,grazie al bisnonno morto nella Grande guerra che si materializzerà per portare il nipote a cercare una cosa vecchia di un secolo e in torbide avventure" di sesso sfrenato" a causa di una collega di facili costumi.
Entriamo ora dentro al mondo di Frank
Ciao Frank quando hai cominciato a scrivere e perché.
Ciao, bè ho cominciato a scrivere come tutti alle elementari, avevo una maestra, una suora che obbligava me e i miei compagni ad interminabili temi di fantasia. Questa cosa mi è rimasta e me la porto appresso, scrivo un po' di tutto, le mie gioie e le frustrazioni le metto su carta, di getto, senza pensarci troppo, uso la scrittura come terapia per i nervi.
Funziona?
Quasi sempre, in alternativa prendo a pugni il computer, ma anche lui si è fatto furbo e mi schiva come Marvin Hagler.
Ok, hai sempre voglia di scherzare,ma come ti è venuta in mente l'idea per "Al di là dell'estremo"
Guarda a dire la verità il tutto è partito mentre leggevo "L'arte di correre " di Haruki Murakami. Lui scrisse che mentre lavorava in un Pachinco, un infernale gioco di palline che i giapponesi adorano,comprò una risma di carta e una penna e cominciò a scrivere il suo primo romanzo, in quel momento mi sono detto"bè se l'ha fatto lui,perché non posso farlo anche io?" e così ho cominciato a tracciare i profili di alcuni personaggi.
Ci puoi dire di cosa tratta?
Si...la vicenda è incentrata su un uomo qualunque, il classico sfigatone della porta accanto,che avrà la vita sconvolta da una collega "sessualmente disinibita" e dall'arrivo del fantasma del suo bisnonno.
La scelta del titolo è legata al rugby, uno sport che adoro, l'estremo è l'ultimo giocatore che viene schierato in campo, dopo di lui c'è la linea di meta. Ma non è una storia solo di rugby, è una storia di amicizia, di amore e di sport e poi superare l'estremo è andare oltre il proprio limite, buttarsi senza paura e affrontare ciò che ci si para davanti.
Quanto è importante per te lo sport?
Fondamentale direi. L'ho sempre praticato fin da bambino, senza grandi pretese mi sono trovato a correre per strada con la voglia di eguagliare l'indimenticabile Pietro Mennea, poi a tredici anni l'amore per le arti marziali, i primi calci e pugni con il Karate Wado Ryu, in seguito, il Kung fu, Kick boxing, il Judo. Devo alle arti marziali molto, attraverso di esse ho scoperto mondi meravigliosi.
E il Rugby?
Ci sono arrivato tardissimo, a quaranta tre anni ,un pomeriggio telefonai a Massimiliano Apostoli che all'epoca era vice presidente della Legio Picena Rugby di San Benedetto e tramite lui cominciai ad allenarmi con loro. In seguito tramite l'amico Marco Seproni andai a giocare con i Beerbanti old rugby di Ascoli.
Che sono i personaggi del tuo libro.
Esatto, tutta la squadra l'ho usata come personaggi per farcire la vicenda. Ho preso spunti dalla mia vita, ci ho messo dentro la mia compagna, i miei figli, gli amici, ci sono pochi personaggi di fantasia ,la maggior parte esistono realmente, starà al lettore scoprire chi esiste...e chi no!
Mi dicevi di un fantasma,come mai questa idea?
Credo che sia il desiderio di tutti,sapere cosa ci sia dopo e avere qualcuno che và al di là della morte per venirti in soccorso e spiegarti che la vita è meravigliosa sotto tutti i punti di vista mi è sembrata una bella idea.
Bene non ci resta che leggerlo allora!
Ovvio e spero che piaccia.
Dai direi di si!!
Ma con te gioco in casa...tu sei il mio unico neurone funzionante!!
Grazie Frank per la disponibilità.
Grazie a te neurone!
P.S. Il libro è già in Libreria
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28/04/2013
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