Nel documento Legambiente plaude alla politica di gestione che la Presidenza della Riserva ha saputo attuare in questi anni attirando consistenti finanziamenti regionali e comunitari. Avendo creduto fin dall'inizio che il sogno della Riserva della Sentina si potesse realizzare, Legambiente continua a impegnarsi tutti i giorni, insieme al Comitato di Gestione, alla LIPU e all'Associazione Sentina, per attirare finanziamenti, costruire nuove alleanze e consenso intorno a questo nuovo ente.

Le Associazioni ambientaliste hanno lottato per tanti anni per ottenere la Riserva, contro tutto e tutti, quando nessuno ci credeva, e adesso che essa è una realtà, è necessario operare delle scelte di alto profilo che possano garantire la continuità nella gestione, accantonando la logica delle spartizioni partitiche. Una cosa è certa: indietro non si torna. "Guadagnare" sull'area della Sentina non significa realizzare centri commerciali, ippodromi, casinò, campi da golf, o magari un nuovo impianto di trattamento dei fanghi del depuratore.

Legambiente Ascoli Piceno plaude al progetto LIFE della Riserva, approvato e finanziato dalla Comunità Europea, che prevede il ripristino dei laghetti e la reintroduzione delle Tartarughe palustri. La recente approvazione del Progetto LIFE + RescWe, rappresenta un traguardo importante per la Riserva. Legambiente non nasconde la propria soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo e anche l'orgoglio per aver spinto da sempre in questa direzione. Le prime proposte di reintroduzione delle tartarughe palustri (emys orbicularis) alla Sentina, infatti, furono formulate proprio da Legambiente AP fin dal 2004 e riproposte nel 2008 con un vero e proprio "Progetto Emys".

Tra le proposte "in positivo" per il miglioramento del Piano di Gestione, vi sono il contrasto all'erosione costiera, la realizzazione di una sentieristica compatibile, il riequilibrio ecosistemico (tramite la lotta biologica alle zanzare), uno studio per la reintroduzione di specie animali e vegetali di pregio. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, si propone di elaborare un progetto di ricostruzione storica del patrimonio vegetazionale della Sentina anche con uno studio attento degli erbari dell'Orsini.

Nelle proposte di emendamento si propongono degli interventi finalizzati a rendere la Riserva della Sentina una Riserva accessibile ai disabili fisici, psichici e sensoriali, compreso un centro di ippoterapia, l'organizzazione di percorsi ciclopedonali, per disabili e per appassionati di bird-watching. Si propongono inoltre interventi per la salvaguardia del paesaggio agrario, una delle caratteristiche che rendono unica la zona della Sentina, e l'introduzione di sistemi agricoli a basso impatto ambientale.

Si propone di incentivare in tutti i modi l'agricoltura biologica, evitando l'uso di pesticidi e anticrittogamici che possono provocare danni biologici permanenti e il decesso di esemplari volatili presenti all'interno della Riserva. Si propone inoltre di far sì che i prodotti della Riserva acquistino una propria tracciabilità e genuinità, caratteristiche che potranno portare un notevole incentivo economico ad operare e produrre agricoltura di qualità nella Riserva. Agli affittuari dei terreni sarà dunque consentito vendere prodotti agricoli che potranno fregiarsi del marchio "Sentina", che verrà concesso a tutti coloro che dimostreranno che i loro prodotti sono stati coltivati seguendo un ben preciso disciplinare della Riserva.

Tra le attività redditizie proposte ci sono un Centro di ippoterapia, aziende agrituristiche con vendita diretta dei prodotti biologici "Sentina", un Centro di educazione ambientale specializzato nell'ambiente marino, costiero e fluviale, un Centro di accoglienza e ospitalità per disabili.

Nel corposo documento, inoltre, Legambiente AP propone la realizzazione di percorsi culturali, percorsi didattici, percorsi di educazione ambientale nell'ambiente naturale della Riserva, passeggiate nel verde e alla scoperta del fiume (Sentiero Rosso del Torrione e Sentiero Azzurro della Liquirizia), la realizzazione di un itinerario dei Musei piceni e la ricostruzione delle vicende storiche che hanno portato alla realizzazione dell'insediamento di Truentum e del Torrione Saraceno.

Le specifiche proposte di emendamento al Regolamento della Riserva si riferiscono in particolare agli articoli che prevedono la realizzazione di impianti per energie alternative, alle pratiche colturali consentite, alle norme di accesso alla Riserva e in particolare all'arenile, l'accensione di fuochi, l'esercizio della pesca, le guardie ecologiche volontarie, le aree di promozione economica e sociale, le aree agricole produttive, le trasformazioni edilizie e urbanistiche consentite. Le osservazioni di Legambiente AP si concludono sottolineando il fatto che l'approvazione del Piano di Gestione della Riserva Naturale della Sentina rappresenta un traguardo importante per tutti coloro (vedi le Associazioni Ambientaliste) che hanno creduto nelle enormi potenzialità della Sentina e si sono battuti in questi anni per salvaguardare l'area da alcune volgari speculazioni edilizie.

Tante sono state le iniziative, i progetti, i finanziamenti ottenuti in questi anni dal Comune di San Benedetto, dalla Direzione della Riserva (di cui fanno parte Legambiente, LIPU e Associazione Sentina) e dal suo Presidente. La recente approvazione del progetto LIFE RescWe, con un finanziamento di oltre un milione di euro, ha ampiamente dimostrato che quel futuro che le Associazioni avevano intravisto per la Sentina negli anni '80 e '90 oggi si sta finalmente concretizzando.

Le enormi potenzialità della Riserva della Sentina, che molti non hanno saputo vedere, cominciano ad apparire evidenti anche a coloro che hanno sempre osteggiato l'istituzione della Riserva e proposto progetti irrealizzabili come l'ippodromo e il campo da golf. "La capacità della Presidenza in questi anni di valorizzare l'area e di attirare cospicui finanziamenti su di essa - scrive Legambiente nelle sue osservazioni - ci appare fuori discussione.

Tra le varie cose realizzate, oltre al progetto LIFE e il recupero del Torrione Saraceno, Legambiente sottolinea l'interramento delle linee elettriche all'interno della Riserva, la schermatura vegetale del depuratore, la rinaturalizzazione del Fosso Collettore, e infine la redazione del Piano di Gestione.

Tutti interventi che stanno dando un volto nuovo alla Riserva, e che possono veramente trasformare la zona della Sentina in un volano per un turismo culturale ed ecosostenibile che tutti gli studi di marketing danno in forte crescita nel nostro paese. Grazie ai buoni rapporti esistenti tra la Presidenza e le associazioni ambientaliste all'interno della Direzione, grazie ai progetti già avviati e finanziati, sarà possibile compiere nei prossimi anni tutti quegli interventi di ripristino ambientale e di valorizzazione che contribuiranno a restituire alla Sentina la sua valenza di zona umida ricca di biodiversità e di elementi storico-architettonici, paesaggistici e naturali di grande pregio e bellezza.