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Reti in fibra ottica di nuova generazione: un’opportunità di crescita per il territorio

San Benedetto del Tronto | Un convegno voluto dal Consorzio Universitario Piceno in collaborazione con il Consortium Garr.

Il convegno

Il Consorzio Universitario Piceno, in collaborazione con il Consortium Garr (la Rete italiana dell'università e della ricerca), organizza, presso Palazzo Vannicola in Via Mare a San Benedetto del Tronto, il convegno dal titolo "Reti in fibra ottica di nuova generazione: un'opportunità di crescita per il territorio".

L'iniziativa, realizzata con il patrocinio della Regione Marche, della Camera di Commercio di Ascoli, di Tecnomarche e di Asteria, mira a sensibilizzare Istituzioni, Università, Centri di Ricerca e Imprese affinché concorrano nella realizzazione di un circuito virtuoso nell'economia della conoscenza, incentivando collegamenti ad alta banda per gli utenti di una stessa zona geografica e fornendo alle realtà locali un potente strumento di comunicazione.

Il settore delle telecomunicazioni a banda larga ha vissuto nell'ultima decade una fase di espansione senza precedenti, mediante l'adozione sempre più massiccia di fibre ottiche "spente" come principale mezzo trasmissivo. Parallelamente vi è stata la progressiva affermazione del modello di "reti ibride", che combinano la trasmissione a pacchetto con quella a circuito. I fondamentali vantaggi della fibra ottica risiedono nell'altissima velocità raggiungibile dal singolo circuito e nel grande numero di circuiti che si possono accendere contemporaneamente su una singola fibra, ovvero la disponibilità di aumentare la capacità di banda a costi limitati.

GARR è la rete telematica italiana dell'Università e della Ricerca ed il suo principale obiettivo è quello di fornire connettività ad altissime prestazioni e servizi avanzati alla comunità scientifica ed accademica italiana. La rete GARR è ideata e gestita dal Consortium GARR, un'associazione senza fini di lucro fondata con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. I soci fondatori sono CNR, ENEA, INFN e Fondazione CRUI, in rappresentanza delle Università italiane. La rete GARR favorisce la cooperazione nelle attività di ricerca nazionali ed internazionali grazie al collegamento con tutte le reti della ricerca europee e mondiali e con l'Internet mondiale. Attualmente, sono collegati alla rete GARR circa 500 sedi tra Istituzioni di Ricerca, Università, Osservatori, Laboratori, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, Biblioteche, Scuole, Musei ed altre strutture di ricerca e istruzione di rilevanza internazionale, per un totale di oltre 2 milioni di utenti finali.

Grazie alla collaborazione tra enti come GARR, Università, Regioni, Province e Comuni, diviene possibile realizzare un collegamento ad alta banda per gli utenti di una stessa zona geografica, fornendo alle realtà locali un potente strumento di comunicazione e incoraggiando la collaborazione reciproca. Le reti metropolitane e regionali agiscono come collettori delle connessioni e del traffico verso i punti di accesso della rete GARR, offrendo un modello di accesso più razionale, efficiente ed economico, senza inutili duplicazioni delle infrastrutture. In questo modo, la cooperazione tra GARR e reti metropolitane e regionali favorisce il collegamento di realtà di piccole dimensioni che non avrebbero altrimenti la capacità economica e tecnologica per dotarsi autonomamente di una connessione a larga banda con il sistema mondiale delle reti accademiche.

L'esempio più significativo di collaborazione in atto per quanto riguarda le reti regionali è sicuramente quello di Lepida, la rete della Regione Emilia Romagna. La realizzazione di Lepida rappresenta una delle prime e più significative esperienze Italiane nel campo delle reti regionali, non solo a livello di innovazione tecnologica ma anche di filosofia di servizio al cittadino: un caso di successo che sperabilmente potrà ispirare altre amministrazioni locali. Lepida è una rete telematica regionale a beneficio delle pubbliche amministrazioni e di altre realtà locali d'interesse, quali Università, ASL, Ospedali e Scuole.

L'importanza di Lepida risiede soprattutto nella filosofia che c'è dietro: in Emilia Romagna si è attuata con successo la volontà politica di aggregare i più disparati Enti Pubblici, dalla Polizia di Stato all'Azienda Sanitaria, dall'Università al Comune, dalla Provincia ai Carabinieri, attraverso un modello che permette di condividere i costi, massimizzando allo stesso tempo la capillarità dell'accesso e la banda disponibile per ciascuno degli utenti. Lepida ha permesso in pochi anni di raggiungere oltre 300 comuni, la maggior parte in fibra, senza peraltro dimenticare i nuclei penalizzati da una posizione geografica problematica per quanto riguarda le possibilità di accesso alle tecnologie più moderne. Le fibre ottiche che costituiscono la dorsale della rete Lepida sono di proprietà della Regione, mentre gli altri Enti locali come Comuni e Province divengono proprietari delle reti urbane necessarie al collegamento degli uffici distribuiti nelle città. Attualmente su Lepida viaggia traffico disparato: dall'e-Government (con applicazioni come l'anagrafe delle imprese, il database topografico a supporto dell'Agenzia del Territorio, le applicazioni a supporto delle imprese ed i servizi demografici online per il cittadino), all'e-Democracy, all'e-Health (con servizi sperimentali come l'interscambio di dati clinici tra diverse strutture sanitarie per la gestione di protocolli e persorsi di cura integrati), alla valorizzazione del territorio attraverso il sistema informativo turistico regionale, alle applicazioni per i beni culturali e le scuole, senza dimenticare infine la ricerca. Grazie ad una consolidata collaborazione con GARR, che risale già al 2004, il traffico degli enti della comunità della ricerca e dell'istruzione può, infatti, transitare sulla rete Lepida.

15/06/2010





        
  



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