«D'Erasmo e Lucciarini pensano prima al partito e poi al territorio»
San Benedetto del Tronto | Luigi Cava del PdL arriva a questa conclusione dopo aver letto le dichiarazioni dei due sindaci, critici verso l'operato dell'assessore regionale Donati. «Abbiamo fatto pressione su Spacca affinché lo nominasse. Abbiamo pensato agli equilibri politici...»
Luigi Cava
Dal Dott. Luigi Cava, Delegato nazionale del PdL, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Che la nomina di Donati come assessore regionale sia stata un errore, probabilmente sono in tanti a pensarlo, ma leggere nero su bianco quali siano le motivazioni addotte dai sindaci di Ripatransone ed Offida per stigmatizzare quella scelta, è probabilmente tra le cose più gravi che mi sia capitato di sentire in tanti anni di militanza politica.
Leggere le dichiarazioni dei sindaci D'Erasmo e Lucciarini (raccolte dal Corriere Adriatico lo scorso 25 agosto -ndr-), che definiscono come "millantatore" Donati ci può anche stare, ma sostenere, così come hanno testualmente riferito, di aver fatto pressioni sul presidente Spacca affinché nominasse Donati solo pensando agli equilibri politici del territorio, tradisce un atteggiamento davvero negativo da parte di chi, in veste di amministratore, dovrebbe pensare al bene del territorio piuttosto che ad acrobatici equilibrismi..
Chiedere scusa oggi, così come hanno fatto pubblicamente D'Erasmo e Lucciarini, riconoscendo i loro errori per aver pensato agli interessi di partito piuttosto che al futuro del territorio, non cancella una colpa grave che da qualche anno connota con estrema evidenza l'atteggiamento politico dell'attuale classe dirigente della Sinistra picena.
La stessa scelta di Agostini, che nel 2006 scelse la personale carriera politica come Onorevole rinunciando agli interessi del territorio in qualità di vicepresidente della regione Marche con delega al Piceno, rientra in quella logica opportunistica che somiglia tanto a quella dei giovani sindaci D'Erasmo e Lucciarini.
Del resto, se questi ultimi sostengono che Donati non avrebbe fatto neanche un decimo di quanto fatto da Agostini, non fanno altro che sottolineare l'ennesimo errore della Sinistra, ancora una volta a scapito del territorio.
Le loro scuse sono apprezzabili per come hanno riconosciuto i propri clamorosi errori, ma da chi sbaglia così gravemente pur ricoprendo cariche così importanti, viene da chiedersi se non sia il caso di prendersi qualche responsabilità in più.
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26/08/2009
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