Un festino all'insegna della droga e del sesso a Lido Tre Archi è stato alla base del malore di una ragazza che, dopo la nottata di bagordi, si è presentata al pronto soccorso di Fermo Domenica mattina lamentando dei forti disturbi dovuti all'uso, anzi all'abuso, di sostanze stupefacenti. In particolare della cocaina.

Tutto è venuto alle luce proprio perché questa ragazza nel momento della visita da parte di medici ha raccontato di aver partecipato a questa serata alternativa permettendo, quasi subito, alle forze dell'ordine di fare irruzione nell'abitazione a "luci rosse". Erano circa le 9 del mattino quando gli uomini dell'Arma hanno bussato al civico di Lido Tre Archi dove hanno aperto la porta cinque individui assonati e storditi e tutti stranieri.

La droga, usata la sera prima, ancora in giro per casa e sono quindi scattate le manette per uno dei cinque che è stato condotto nel carcere fermano sotto la difesa del legale fermano Stefano Chiodini. Questa mattina è prevista la seduta in tribunale davanti al magistrato per la convalida del fermo. L'uomo, un trentenne macedone residente in Italia da circa 15 anni, dovrà rispondere di un pesante capo di'imputazione: spaccio di sostanze stupefacenti.

Dai racconti della ragazza sono emersi dei dettagli sulle modalità di assunzione della cocaina: è stata fumata anziché sniffata con una "piccola" variante. È stata mescolata ad altre sostanze, in particolare ammoniaca. Un esperimento quello fatto da questi ragazzi per vedere se riuscivano ad avere un effetto diverso, magari ancora più forte, mescolando le sostanze tra loro. Un cocktail che invece ha provocato il malore nella ragazza, era stata lei infatti ad accettare di provare l'alchimia "fai-da-te" che le ha provocato malori sempre più forti, nausea e sbandamento in primis, che l'hanno portata a rivolgersi al pronto soccorso.