La valle tradita. Don Vinicio Albanesi, battagliero parroco di San Marco alle Paludi, noto soprattutto come guida della Comunità di Capodarco, sfida le istituzioni e promette impegno per uno sviluppo equilibrato dell'area sul lungoTenna, oggi terreno per una serie di interventi futuri di forte impatto, visti con preoccupazione da larghi strati della popolazione. 

Don Vinicio ha deciso di scendere in campo a fianco della comunità parrocchiale, avvertendo un forte dissenso intorno ai piani per un'area rimasta, negli ultimi decenni, praticamente incontaminata. In particolare, non piace ad Albanesi l'idea di una centrale a biomasse nell'ambito della riconversione Sadam.  Proprio per sollevitare un dibattito e far sentire la propria voce, don Vinicio Albanesi ha preparato un dossier, da sottoporre stasera in un incontro pubblico al sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, al presidente della Provincia Massimo Rossi ed all'assessore regionale Paolo Petrini. 

"Per tanti anni tutto è stato immobile in quest'area - spiega don Vinicio - ora vorrebbero improvvisamente realizzarci un motodromo, la Mare-Monti, un depuratore ed una centrale a biomasse comprensiva di un impianto per la produzione del silicio. Mi sembra un po' troppo. Siamo pronti a combattere ed a fare di San Marco alle Paludi un caso nazionale".

Il religioso ha ricordato anche come da quasi 30 anni la pianificazione urbanistica della zona non abbia previsto uno sviluppo residenziale, così da promuovere una forte migrazione, per una densità abitativa ben al di sotto della metà del resto del territorio cittadino, un'età media molto alta e tante famiglie che hanno abbandonato la zona non trovando nuove abitazioni.