Per celebrare la "Giornata della memoria", istituita con Legge della Repubblica italiana il 20.07.2000 a ricordo dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, il Comune di Civitanova organizza lunedì 28 gennaio un consiglio comunale. L'iniziativa avrà luogo presso il cineteatro "Enrico Cecchetti" di viale Vittorio Veneto, con inizio alle ore 10.00.

La manifestazione, cui sono state invitate anche le scuole della città, prevede il seguente programma: apertura dei lavori con visione di un filmato cui seguirà un minuto di silenzio e di riflessione; interventi di Andrea Bartali e del giornalista Paolo Alberati, che parleranno della solidarietà nei confronti degli ebrei dimostrata dal campione Gino Bartali il quale, pedalando fra Toscana e Umbria, salvò ebrei e partigiani, evitando soprattutto la deportazione di donne e bambini. A chiusura, interventi dei consiglieri comunali e dei presenti. La manifestazione sarà presieduta dal vicesindaco Erminio Marinelli e dal presidente del Consiglio comunale, Pierpaolo Borroni.

La storia di Bartali sarà raccontata da Alberati che ha scritto: "La guerra di Gino Bartali. Ebrei e cattolici in Toscana e in Umbria. 1943-44", un lavoro che ha ricevuto molti consensi. Anche il figlio di Bartali, Andrea, porterà la sua testimonianza. Il campione, durante la seconda guerra mondiale, usciva di casa in sella alla sua bici dicendo che andava ad allenarsi.

In realtà si recava nel Duomo di Firenze e nella cassetta delle elemosine trovava le fotografie degli ebrei, le nascondeva nella canna della bicicletta e partiva alla volta di Assisi. Lì le foto venivano portate in una stamperia e uscivano su passaporti falsificati. Bartali li riponeva nella canna della bici e tornava a Firenze. Fra il settembre del 1943 e il giugno seguente il campione effettuò circa 30 viaggi Firenze-Assisi per aiutare gli ebrei.

L'Amministrazione di Civitanova Marche invita i cittadini e i giovani a partecipare alla Giornata della memoria, per unirsi ad una riflessione sull'atrocità della guerra e su uno dei capitoli più tristi della storia moderna: la Shoah, ossia lo sterminio del popolo ebraico messo in atto dalla furia nazista. Il ricordo deve servire anche da monito per condannare ogni manifestazione di intolleranza e di discriminazione di origine etnica e religiosa.