Ha fatto notizia in questi giorni la musica introdotta all'interno del cimitero di San Benedetto del Tronto, che per molti rappresenta un vero e proprio sacrilegio nei confronti del luogo Santo, considerato da sempre il posto dedicato al silenzio e alla preghiera.

Riprendendo il titolo di una nota poesia di Alvaro Valentini, nostro conterraneo fermano, si può parlare quindi de "La ballata delle bare", non solo, riferendosi a questo fatto ma anche a quello relativo alle disposizioni in materia di smaltimento delle salme attraverso la cremazione.

Dopo aver abbassato la soglia minima di affitto del loculo da 30 a 20 anni, per poter "ottimizzare gli spazi" molti cittadini sambenedettesi sono stati per così dire "invogliati" a cremare loro malgrado i propri cari.

Ma qui cominciano i problemi: la parte in legno viene tranquillamente carbonizzata senza troppe complicazioni; smaltire lo zinco non è invece così facile. Per fare ciò è necessario, non potendo disporre di un filtro specifico all'interno del forno crematorio per lo zinco, aprire le bare ed eliminare le lamiere del materiale inquinante che ne rivestono gli interni.

Il tutto viene fatto in un luogo all'interno del cimitero semiaperto, accessibile agli sguardi esterni e...in precarie condizioni igieniche?

Chi effettua questo macabro e non necessario servizio? Infatti, basterebbe, a salvaguardia di tutti, (parenti delle salme, cittadini, e soprattutto operatori incaricati) dotare il forno crematorio del filtro ambientale a norma, per il corretto smaltimento dello zinco.

Come se non bastasse, ai cari defunti sambenedettesi si aggiungeranno i prossimi giorni le salme di altre città, come Macerata e Castelfidardo. Come? Infatti, i servizi cimiteriali sambenedettesi non contenti dei nuovi posti garantiti dall'abbassamento della soglia di affitto, in puro stile Dario Argento, faranno pervenire le bare da smaltire presso il forno crematorio a pagamento, persino da altre città. Si parla di circa 500 bare.

Al via il bussines de "La ballata delle bare". Effettivamente la situazione che abbiamo visto e documentato con le foto è alquanto spiacevole e carente dal punto di vista igienico-sanitario.