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Arrestato dalla Polstrada un tunisino

Porto San Giorgio | Per inottemperanza alla legislazione che regola la posizione sul territorio dei cittadini stranieri. deferito anche il suo datore di lavoro per aver assunto un individuo non in regola con il permesso di soggiorno

Nella giornata di ieri venerdì 6 u.s., è stato tratto in arresto dagli agenti della Polizia Polizia Stradale della Sottosezione di Porto San Giorgio, il cittadino di nazionalità tunisina A.B. di anni ventuno, inottemperante alla legislazione che regola la posizione sul territorio dei cittadini stranieri.

Verso le ore 10 di ieri mattina, la pattuglia della Polizia Stradale della Sottosezione sangiorgese era ferma nei pressi del casello autostradale omonimo, impegnata in un posto di controllo rientrante nella pianificazione dei servizi disposti, nel periodo estivo.
L'intensificazione dei controlli è volta, in questo particolare periodo di inizio esodo, sia ad assistere le esigenze dell'utenza in movimento che al controllo delle inottemperanze in materia contravvenzionale e, alla vigilanza preventiva contro la commissione dei reati in genere.

In tali ottiche veniva fermata e controllata l'autovettura Saab condotta e di proprietà di M.M., pescatore civitanovese di quarantadue anni.

Durante il controllo il cittadino tunisino non era in grado di mostrare alcun documento che confermasse le sue generalità e forniva il nome di A.B., che da un primo esame risultava inesistente negli archivi di polizia.

Insospettito, il personale dell'equipaggio di polizia, accompagnava i due presso gli Uffici della Sottosezione per un controllo più approfondito.

Sottoposto ai previsti rilievi di Polizia Scientifica, A.B. risultava avere a proprio carico diversi alias.

Come accaduto nei giorni precedenti, durante l'arresto di un altro straniero, anche in questa circostanza, lavorando minuziosamente sugli alias forniti durante i controlli di Polizia da A.B., emergeva che quest'ultimo, era di fatto sprovvisto di qualsiasi titolo per il soggiorno sul territorio nazionale. Già controllato sotto lo pseudonimo di S.B., risultava che ai sensi dell'art. 14 comma 5 bis del D.Lgs. 286/98, gli era stato intimato di lasciare lo Stato Italiano entro cinque giorni con Decreto del Prefetto di Ascoli Piceno d'Ordine del Questore della Stessa Provincia, provvedimenti entrambi emessi e notificati i primi giorni di marzo.

Quindi ieri il nuovo controllo dal quale emergeva l'inosservanza.

La segnalazione all'A.G. di Fermo e la conferma per procederne all'arresto ai sensi dell'art. 14 comma 5 ter del D.Lgs. 25/7/1998 nr. 286.

Gli ulteriori accertamenti, consentivano di apprendere che A.B. era imbarcato su un peschereccio di proprietà di M.M..

Per tale motivo il civitanovese, espletati i rilievi di rito, veniva anch'egli deferito all'A.G. in stato di libertà, ai sensi dell'art. 22 comma 12 del d.lgs. 25/7/1998 nr. 286, ovvero quale datore di lavoro aveva occupato alle proprie dipendenze un lavoratore straniero privo del previsto permesso di soggiorno.

Ultimate le incombenze, A.B. è associato presso la locale camera di sicurezza a disposizione della A.G. fermana che, nelle prossime ore, lo giudicherà con rito direttissimo.

 

 

 

07/07/2007





        
  



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