Che tristezza, che sconcerto. E' davvero uno dei peggiori momenti che Monteprandone, terra di San Giacomo della Marca, si trova a vivere. A dire il vero certi episodi di vandalismo e guerriglia urbana, definiamoli così , sembravano ai più gesti lontanissimi da questo paese, così calmo quasi fosse un'oasi di pace.
Invece no, purtroppo. Per una scalmanata banda di teppisti senza scrupoli il paese da qualche anno sembra piombato sotto una latente forma di assedio di piccoli Attila.

Per tutta l'estate scorsa ogni mattina veniva scoperto un danno: porte divelte di case non abitate nel centro storico, poi ancora, saccheggi alla bambinopoli pubblica e tante altre cose del medesimo genere.
Tanto clamore e scalpore che poi è culminato nello squarciare le quattro gomme dell'auto del Parroco della parrocchia di San Niccolò di Bari.

Ebbene anche questo triste episodio è rimasto, insieme agli altri, impunito. Nelle menti e nei cuori dei Monteprandonesi si avverte, ogni giorno di più, quel profondo senso, diventato poi realtà, di abbandono, di mancanza di sicurezza, un territorio che per quanto riguarda non solo la vigilanza notturna è quasi abbandonato a se stesso.
Sarà vero tutto, il sottodimensionamento degli organici delle forze dell'ordine ( carabinieri e vigili urbani), le scarse risorse economiche destinate alle stesse per consentire loro di svolgere al meglio il proprio lavoro di tutela e sorveglianza quindi garantire sicurezza ai cittadini, però è altrettanto vero che purtroppo Monteprandone è il paese degli "scippi " nessuno a mai alzato un dito per gridare un forte e convinto no allo smantellamento delle istituzioni deputate a garantire la sicurezza del luogo.

La locale stazione dei Carabinieri, il Comando della Polizia Municipale , sono stati entrambi portati nella frazione di Centobuchi, perché secondo il consolidato refrain delle amministrazioni comunali, che si sono succedute alla guida della cosa pubblica, la gente e quindi anche i voti stanno a Centobuchi e non a Monteprandone vi sembra un motivo valido? I cittadini di Monteprandone Capoluogo hanno forse diritto ad una sicurezza pari ai voti che esprimono? Sono forse cittadini di serie B? Non pagano le tasse come tutti gli altri? Non sono cittadini Italiani? Non Godono gli stessi diritti civili come gli altri? A quanto pare no. Ed ecco che il paese è in balia dei balordi, è terra di nessuno, è terra di saccheggi,di atti di vandalismo, di schiamazzi notturni, di gare automobilistiche e motociclistiche, di atti insulsi, deprecabili e deplorevoli, da ultimo, l'aver dato alle fiamme l'auto del Parroco della parrocchia San Niccolò di Bari.

A tutto questo gridiamo VERGOGNA

Ecco cosa hanno costruito le amministrazioni di centro sinistra, nonostante abbiano, espresso un loro parlamentare, sindaco per ben 10 anni. Grazie, signori del permissivismo. Ma Monterpandone ha la schiena dritta e le spalle grosse e non si piegherà a questi gesti di bassa manovalanza criminale. Nel farci interpreti del sentimento di sconcerto diffuso tra i nostri concittadini, esprimiamo la più sincera vicinanza e solidarietà al nostro Parroco che tanto sta facendo per il rilancio del nostro centro storico dai più tanto citato ma poco amato concretamente come i fatti e lo stato del luogo lo dimostrano. Porteremo a conoscenza di tutto questo anche i nostri parlamentari sperando di far arrivare la nostra voce nelle aule parlamentari chiedendo più sicurezza e tutela per tutti compresi gli abitanti dei piccoli centri storici chiedendo a gran voce la presenza della forza pubblica.

Un ultimo appello, chi sa parli; per restituire a tutto Monteprandone quella dignità che ha sempre avuto grazie ai suoi abitanti onesti e laboriosi custodi di quei valori autentici che sono nel DNA di ogni Monteprandonese e che oggi sono costantemente minacciati da leggi troppo permissive e tolleranti.