Antonella sfrattata: il futuro sembra nero
Sant'Elpidio a Mare | Dopo la drammatica giornata, lo scenario non è rassicurante: la giovane e suo padre sono ricoverati cottivamente; le case sono perse, le prospettive di vincere la battaglia sembrano affievolirsi
di Pierpaolo Pierleoni
Momenti di tensione e disperazione di fronte all'obbligo di abbandonare la casa
Non sono serviti gli appelli alla stampa, il blog in internet, le richieste di solidarietà. Non sono serviti gli avvocati, le raccolte di firme, le visite in Prefettura. Non è servito Paolo Bocedi, con le sue battaglie, i suoi collaboratori e la sua tenacia. Non è servito riaprire le indagini, non sono servite le istanze di sospensione. Non è servito nulla. Antonella Marcantoni è stata sfrattata dall'abitazione in cui fino a poche ore fa ha vissuto, e con lei i suoi familiari. Effettuata l'esecuzione sui due immobili di Via Galilea, per la giovane che ha denunciato di essere vittima di usura, ora, tutto si fa terribilmente più difficile.
Non vuol dire che la battaglia sia perduta: tutti sono pronti a continuare, a non rassegnarsi. Si spera ancora che possa essere riconosciuto il reato di usura, truffa ed associazione a delinquere, che si possa procederee contro il presunto responsabile e la famiglia Marcantoni abbia modo di accedere ai fondi della legge 44/99 per le vittime di usura. Ma ora, perse le due abitazioni, i presagi sono tutt'altro che positivi.
La situazione attuale è un bollettino di cattive notizie in cui è difficile trovare qualcosa di positivo per la famiglia Marcantoni. Antonella è ricoverata all'ospedale di Fermo attraverso un Tso, trattamento sanitario obbligatorio con ricovero coatto. La motivazione per il provvedimento addotta dai medici Asur è il tentativo di gettarsi dalla finestra da parte della ragazza. Ricoverato con Tso anche il padre Enzo. Caro gli è costato l'insano gesto di brandire un paio di forbici contro i Carabinieri che tentavano di ricondurlo alla ragione. Sulle prime gli uomini dell'Arma, dopo averlo immobilizzato lo hanno ammanettato e sembrava che si procedesse con l'arresto. Poi si è deciso di evitare il carcere, ma visto lo stato alterato, anche per lui si è disposto il ricovero.
Maria, la madre di Antonella, avrà a disposizione un appartamento da 43 metri quadri messo a disposizione dal Comune. L'anziana nonna di Antonella, Giuliana, malata di Alzheimer, resterà a casa dell'altra figlia, sperando che nei prossimi tempi la situaizone possa sistemarsi. Paolo Bocedi, presidente di Sos Italia Libera, giura battaglia e promette che denuncerà quanto capitato ad Antonella in televisione (sarà ospite a L'antipatico di Maurizio Belpietro a giorni). Non vede chiaro in quanto capitato negli ultimi mesi alla giovane.
Un gesto di disponibilità è arrivato dall'acquirente di una delle due case, che ha offerto di mettere i sigilli all'abitazione e di non prenderne possesso per i prossimi 90 giorni, con la promessa di cedere la casa qualora i Marcantoni trovino i fondi per ricomprarla. Difficile, comunque, che questo possa avvenire. Il prezzo di vendità si aggirerebbe sui 230.000 euro. A cui vanno aggiunte le spese sostenute in questi anni. Cifra che certo Antonella e i suoi non raggiungeranno con le proprie forze, né, a meno di un gigantesco atto di solidarietà, con la beneficenza altrui. L'unica speranza è l'acccesso ai fondi antiusura della legge 44/99. Un'ipotesi, per ora, piuttosto lontana
La battaglia continua. Ma al momento sembra che i motivi per essere ottimisti siano davvero pochi.
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16/05/2007
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