Antonella ce l'ha fatta: non è una vittoria definitiva, la sua, ma l'incubo sfratto è allontanato, di almeno due mesi. Il Tribunale di Fermo ha infatti disposto la sospensione dei termini fino al prossimo giugno. Il provvedimento segue la riapertura del caso, dopo che la Procura ha accolto le istanze depositate dal legale della famiglia Marcantoni Marco Scalseggi.

Sul caso di usura denunciato dalla giovane architetta elpidiense, quindi, si andrà avanti. Si riaprirà il caso, le carte saranno riconsiderate, e si valuteranno gli estremi per l'azione legale contro l'usuraio. Nel frattempo, Antonella rimane nella casa in cui ha sempre vissuto. Una buona notizia che la ragazza ha ricevuto in ospedale, dove è stata ricoverata ieri mattina per problemi di salute.

Visibilmente soddisfatto PaoloBocedi, presidente di Sos Italia Libera, l'associazione antiracket ed antiusura che ha giurato guerra al presunto usuraio e si sta spendendo perché si faccia chiarezza. "Oggi lo Stato ha dato ad Antonella una carezza. Sappiamo che non è finita. Ma ora avremo tutto il tempo per organizzare il lavoro, riguardare le carte, e dimostrare che abbiamo ragione, così da far rientrare la famiglia di Antonella tra i fondi previsti dalla legge per le vittime di usura. Siamo in uno stato di diritto e la legalità deve trionfare. Io ho sempre detto che avevo fiducia nelle istituzioni. Credo nella magistratura, ci ho sempre creduto, e sono certo che anche in questa occasione farà il suo dovere".

Una battaglia che Antonella credeva ormai perduta, racconta ancora il leader di Sos Italia Libera. "Mi ha detto: è finita. Ma io le ho spiegato di non arrendersi. Faccio queste battaglie dal 1991, le ho vinte tutte, e non ho intenzione di perdere stavolta. Riusciremo a fare giustizia".