Dimissioni per lassessore Marangoni
Porto San Giorgio | La discussione sul bilancio dei giorni scorsi fatale per la decisione dellassessore ai lavori pubblici Luigi Marangoni di abbandonare il municipio sangiorgese
di Chiara Marzan
Sembra proprio non avere tregua la vita politica di Porto San Giorgio. L’ultima vicenda che ha coinvolto Brignocchi e la sua giunta sono le dimissioni dell’assessore Marangoni rassegnate al termine di una giornata in cui si è discusso del bilancio. Al momento l’atto non è stato depositato in protocollo ma semplicemente consegnato nelle mani del sindaco, per questo si pensa sia una cosa ancora non del tutto definitiva e intorno al quale la maggioranza sta cercando di porre rimedio.
Alla base di una così repentina decisione la scarsezza di fondi destinati all’assessorato di sua competenza, quello dei lavori pubblici, dal piano del bilancio di previsione 2007. Davanti la cifra destinata ai lavori per le opere pubbliche sangiorgesi - la pavimentazione dell’area ex Grand Hotel tanto per fare un esempio - che ammonta a circa 600.000 euro, l’assessore ha fatto richiesta di una dilazione della spesa nell’arco dei prossimi due anni in modo da avere una spesa di 300.000 euro per il 2007 e altrettanti 300 per il 2008.
Richiesta, questa, bocciata e che ha rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e che l’ha spinto verso l’addio all’esecutivo.
Mentre l’assessore in questione non rilascia dichiarazioni, essendo l’area ex Grand Hotel ancora una volta al centro delle polemiche, l’avv. Agostini, legale della CAA srl, la società proprietà dell’area in questione, non ha tardato a rilasciare la sua dichiarazione: “ ho appreso stamane dai quotidiani locali delle dimissioni dell’Assessore ai Lavori Pubblici dott. Marangoni il quale lamenta la mancanza di fondi da stanziare per la realizzazione di opere a favore dell’intera città e ciò a causa della previsione di bilancio che vuole l’intero impegno di spesa concentrarsi sulla realizzazione di una piazza nell’area ex Grand Hotel.
Sorge quindi legittimamente il dubbio che la realizzazione di questa contestatissima piazza non sia di interesse pubblico generale ed unanimemente condiviso, ma forse rappresenti soltanto l’interesse di parte dell’attuale compagine amministrativa.
La proprietà privata rimarrà pertanto ancor più vigile a che la procedura di esproprio e di realizzazione dell’opera non sia ulteriormente viziata da illegittimità”.
Ci sono elementi a sufficienza per capire che l’ennesima polemica nata tra le mura comunali di Porto San Giorgio sia solo all’inizio.
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08/03/2007
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