Dopo esser state a lungo trascurate, le varietà locali tornano sulla scena pubblica, diventando parte integrante delle politiche di sviluppo agricole. E la Provincia di Ascoli Piceno vuole portare il suo contributo da un lato verso la difesa dei semi rurali, dall’altro verso la crescita della capacità degli stessi agricoltori di produrre le proprie sementi utilizzando a fondo esperienze che contadini del nostro paese o di altri stanno gia conducendo.

E proprio di queste esperienze si tratterà approfonditamente nella giornata di domenica prossima 10 dicembre (inizio ore 9) per iniziativa dell’Assessorato alle Attività Produttive, Agricoltura, Parchi e Turismo della Provincia di Ascoli Piceno in collaborazione con la "Rete Sementi Contadine" presso l’Agriturismo M.E.S.C.da S. Savino di Petritoli. “Produrre le proprie sementi, coltivare la diversità, assicurare prodotti del territorio” è il titolo della giornata: tutte facce di una stessa strategia, quella che punta a riprendere la via dell’autonomia nella produzione delle proprie sementi e per recuperare quelle varietà meglio adattate alle condizioni di coltivazione locali, aiutando quindi gli agricoltori del territorio a ridurre i costi di produzione e la dipendenza delle aziende, oltre che a rafforzare la capacità di qualificare la propria produzione con un crescente riferimento al territorio.

Senza dimenticare, inoltre, che anche per l’agricoltura biologica, nostrana e no, le varietà locali rappresentano la via per un’autentica alternativa. “La produzione della propria semente da parte degli agricoltori, in modo particolare quelli che vivono in aziende a conduzione familiare, è minacciata dall’agricoltura industriale che ha drasticamente ridotto i diritti degli agricoltori sulle loro sementi generalizzando l’uso di varietà certificate – sottolinea l’Assessore provinciale Avelio Marini, fautore dell’incontro – stiamo perdendo la diversità dei nostri campi e, nel contempo, milioni di campioni vengono stoccati nelle celle frigorifere delle grandi banche del seme che non potranno mai sostituire la risorsa vivente conservata nei campi. È ora di imboccare una nuova strada e per questo abbiamo chiesto la collaborazione del Centro Internazionale "Crocevia" che da un quarto di secolo è impegnato su questo fronte”.

L’appuntamento di domenica sarà, tra l’altro, la degna conclusione di un tour, ancora in itinere, che dal 3 al 10 dicembre sta facendo conoscere a sette agricoltori francesi della "Rete Sementi Contadine" (Reseaux Semences Paysannes) le nostre realtà, scambiando opinioni e conoscenze con gli agricoltori italiani. Gli incontri sono organizzati da "Crocevia" (www.croceviaterra.it) e "Rete Semi Rurali", con l’appoggio di altre associazioni e degli agricoltori. Importante, come sottolineato dallo stesso assessore Marini, sarà l'apporto delle associazioni di categoria:" Questo sarà il primo di una serie di incontri che nel 2007 dovranno portare alla costituzione di una rete picena delle sementi contadine e per questo vi è la necesità di una fattiva collaborazione di tutte le componenti. Voglio infine rivolgere un caloroso invito agli agricoltori locali affinché prendano parte agli appuntamenti, a partire da quelli di domenica prossima, per una crescita di tutto il territorio".