Le risorse mancano, la Regione ha bloccato i concorsi primariali, i servizi vengono ridotti nel periodo estivo per carenza di personale ma a San Benedetto si trova il modo di spendere sino a 40 milioni di vecchie lire per mandare un medico ed un infermiere ad un corso di formazione a Milano.
Succede a San Benedetto dove nello scorso mese di aprile (gestione Belligoni) la direzione della zona territoriale n.12 ha autorizzato i due dipendenti a frequentare un “corso di formazione manageriale” della durata complessiva di ben 35 giornate organizzato niente di meno che dall’Università Bocconi di Milano. Non nutro dubbi circa la qualità del corso ma non posso non chiedermi se - a fronte delle note ristrettezze finanziarie che affliggono la sanità sambenedettese – simili spese rivestano davvero carattere prioritario.

Soprattutto alla luce del fatto che più della metà dei famosi 40 milioni sono destinati ai rimborsi connessi alle trasferte dei due dipendenti a Milano. Si consideri anche che analoghi corsi di formazione vengono svolti anche ad Ancona e regolarmente frequentati da dipendenti del SSR con costi evidentemente inferiori a quelli sostenuti nel caso di specie dalla Zona territoriale sambenedettese.

Comprendo il prestigio della Bocconi, università privata di derivazione confindustriale ma, in tutta onestà, credo che liste di attesa e la carenza di personale siano emergenze che dovrebbero far premio sulle raffinatezze formative proposte a Milano. Viene anche da chiedersi in base a quali criteri siano stati selezionati i due dipendenti ammessi al costosissimo corso formativo. Scelta discrezionale della Direzione o valutazione comparativa delle eventuali richieste pervenute alla Zona territoriale ? Il consueto criterio dei “figli e dei figliastri” viene applicato anche alla partecipazione ai corsi di aggiornamento ?

Domande che ho posto al Presidente della Giunta Regionale Spacca e all’assessore alla sanità Mezzolani attraverso una interrogazione di cui ho chiesto la risposta urgente. Urgente come i tanti problemi della sanità sambenedettese che, auspico, il dott. Petrone voglia affrontare e risolvere anche facendo a meno della Bocconi.

* Consigliere Regionale AN