A prescindere da quanto stabilito nella discussione della Conferenza dei Sindaci, del Direttore della Zona Territoriale di Fermo e dell'Assessore alla Sanità Regionale, noi volontari della Croce Verde ci siamo permessi di offrire uno studio sul sistema automedica, con dati oggettivi derivati dall'esperienza Fermana maturata dal 2000 ad oggi, entrando nel merito come "tecnici" e ribadito anche dal Responsabile della Centrale Operativa del 118 dottor Elio D'Angelo.

Da parte nostra non c'è stata nessuna volontà campanilistica, infatti non abbiamo mai parlato di posizionare la Potes a Porto Sant'Elpidio, che reputiamo non baricentrica alla stregua di Montegranaro; secondo il nostro studio l'ubicazione migliore è risultata Sant'Elpidio a mare, al centro del territorio calzaturiero, da dove l'automedica nello stesso lasso di tempo può medicalizzare le cittadine limitrofe (5 min. e 48" è il tempo medio stimato per ogni intervento).

Da Montegranaro a Porto Sant'Elpidio invece, il tempo d'intervento sarebbe di 15 minuti. Ci viene detto che la Potes di Porto San Giorgio è quella di nostra competenza; dalla statistica è facile comprendere lo squilibrio concernente il numero di abitanti, che, sulla costa d'estate, si moltiplica in maniere esponenziale. La nostra presa di posizione non vuole essere polemica politica o "un'improvvisa entrata a gamba tesa", soltanto un suggerimento ai politici per la tutela delle persone del nostro comprensorio nel momento del bisogno.

Ci dispiace per il Sindaco Basso ma i numeri delle emergenze territoriali parlano da soli ed hanno per noi la priorità. Non c'è niente di personale quindi con il Comune di Montegranaro ed il suo Sindaco, persona stimabile che abbiamo avuto modo di apprezzare in varie occasioni.

A nostro parere potrebbe essere opportuna un'ulteriore considerazione del Comitato dei Sindaci e dei Dirigenti della ASUR sull'argomento; se poi, per motivi non prettamente tecnici, chi di dovere ritenesse più appropriata la sede veregrense la nostra Associazione come tutte le altre si adeguerà. Con il nostro intervento abbiamo inteso dare un contributo libero e disinteressato da logiche di convenienza politica, motivato nell'esclusivo interesse delle persone assistibili.

Chi dovrà fare le scelte se ne assumerà di conseguenza le responsabilità.

Con questo speriamo di chiudere la "polemica" che non era nostra intenzione alimentare, nella speranza di non dover tornare nuovamente sulla questione che, come soggetto attivo nel sistema territoriale d'emergenza sanitaria, ci imponeva di "dire la nostra".

*Ezio Montevidoni Presidente Croce Verde P.S.Elpidio