...cominciamo a leggere, sui giornali locali, nomi di candidati alla carica di Sindaco.
Probabilmente anche altri si candideranno.

E’ opportuno partire dai nomi? Meglio partire dalla realtà. Da cambiare. Sicuramente.
Acquasanta ha problemi immani, decennali, incancreniti. Purtroppo debbo ripetermi.
Immigrazione: quasi due terzi “siamo” emigrati in sessanta anni.

Sono emigrate braccia, ma soprattutto intelligenze. Moltissimi hanno “fatto fortuna” o si sono distinti fuori perché ad Acquasanta sono mancate (e mancano) opportunità.
Disoccupazione: oltre il 23%, malgrado l’emigrazione.
Salaria: è quella di sempre (per sempre?) nel tratto Acquasantano e delle Gole del Velino. Malgrado progetti (a proposito: a che punto sono?) e stanziamenti.

La Salaria, con l’intensità del traffico e la velocità di vetture e TIR, è causa di inquinamento atmosferico ed acustico, pericolosità per persone ed abitazioni (crepe e non solo), specialmente nei centri abitati ancora attraversati (Acquasanta e Quintodecimo).
Artigianato e industrie di qualità (travertino e compensato): solo un ricordo.

Turismo alberghiero: in progressivo calo.
SANTA (gestore termale): corpo estraneo ad Acquasanta. Da sempre.
Degrado ambientale: vedi Grotta-piscina (chiusa), Albergo Salus (diroccato), centro storico.
Cattedrali nel deserto, costosissime e bruttissime: vedi Vetreria, parcheggio sotto Piazza Terme, Parco Rio.
Cooperazione: assente.
Sfiducia: ormai generalizzata.
Ma non tutto è negativo.

Il turismo delle seconde case (oltre 1.500 nel comune) è fiorente ed in sviluppo, con oltre 125.000 presenze turistiche all’anno, sei volte le presenze alberghiere.
Le seconde case creano lavoro ad impresari ed artigiani locali (validissimi) per ristrutturazione e manutenzione. Ed aiutano a mantenere la bellezza ambientale di molte frazioni.
In deciso sviluppo il turismo extra-termale ed extra-alberghiero (Valledacqua ed agriturismi).
Famosi i prodotti locali: marroni, funghi, carni, salumi, olive all’ascolana, formaggi.
Auspici

Senza voler esprimere giudizi su nessuno, ritengo che al Comune di Acquasanta non servano né candidature di partiti né autocandidature.
Serve un reale programma di rilancio, possibile solo con un gruppo di persone che abbiano idee, progettualità, capacità ed amore per la propria terra.
Se non hanno “tessere” – passate o recenti – meglio ancora.
Servono persone disposte a lavorare insieme, duramente, incuranti dello scetticismo.
Il gruppo deve poter esprimere un “primus inter pares” che faccia il sindaco.
Le persone capaci ci sono.

E’ ora che si parlino, si uniscano, si impegnino ed escano allo scoperto.
Buon lavoro. 

*Coordinatore Comunale FI