Non nasconde la testa dietro agli indugi Frediano Pettinari, patron della Torrese (Prima categoria girone C). Dopo la promozione conquistata nel corso della passata stagione al termine di una cavalcata trionfale, l’ambiziosa società fermana punta direttamente ad un ulteriore salto di categoria.

Per raggiungere questo obiettivo, oltre ad un’oculata campagna acquisti estiva, la Torrese si è recentemente assicurata l’apporto e i gol di Antonio Sebastian Di Pietro, attaccante argentino classe ’84 che vanta passati eccellenti. Per lui Pescara in serie B (con una presenza in Coppa Italia), poi Morro d’Oro e Benevento. Insomma il presidente Pettinari, quando si tratta di accontentare la sua squadra, non si preoccupa di alleggerirsi il portafoglio.

Una situazione analoga successe lo scorso anno quando, con sette reti in dieci gare disputate, fu l’ex River Plate Ariel Beltramo uno degli artefici della vittoria del campionato di Seconda Categoria. Ai più potrebbe sembrare uno spreco utilizzare simili giocatori per disputare tornei di tali livelli, che dovrebbero invece rappresentare il palcoscenico ideale per lanciare le giovani leve locali.

Purtroppo però bisogna anche prendere atto che sono ormai queste le regole dettate dal calcio moderno. Per la Torrese la stagione è iniziata senza troppi squilli: 17 punti in 11 gare, quinto posto in classifica e 8 punti da recuperare alla battistrada Castelfidardo, contro la quale ha già collezionato un pareggio interno a reti bianche.

Positive comunque le ultime due uscite, contro il Bagnolo (in gol Di Pietro ad una manciata di minuti dal fischio finale) e il fanalino di coda Campiglione. In entrambi i casi il successo è arrivato per 1-0. I play-off sono quindi ampiamente alla portata per una formazione che deve ancora far esplodere tutto il proprio potenziale.