Sostenibilità e sviluppo per Ascoli Piceno
Ascoli Piceno | Presentato al Palazzo dei Capitani il Piano di Sviluppo Sostenibile per la città . Entro 24 mesi il parco fluviale.
di Stefania Mistichelli
La sostenibilità entra finalmente nel piano di sviluppo della città di Ascoli. Presentato infatti questo oggi nel corso di un convegno al Palazzo dei Capitani del Popolo il Piano di Sviluppo Sostenibile stilato dall’Amministrazione Comunale ascolana e sostenuto da un ingente finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
“Il piano consta di due strategie d’intervento. – spiega il Sindaco di Ascoli ing. Piero Celani – La prima è quella della rigenerazione urbana e riguarda lo studio del quartiere di Castagneti. All’interno di questo primo asse è contenuto un progetto pilota, che prevede l’interramento della ferrovia e la costruzione di un nuovo ponte che colleghi la Piceno Aprutina con il quartiere di Monticelli. Il secondo asse – continua il Sindaco – è chiamato di riqualificazione delle aree ambientali, e riguarda tutte le sponde del fiume Tronto dal centro storico della città al Marino. Al suo interno esso tra gli altri interventi prevede l’istituzione a ridosso di Monticelli di un Parco Fluviale”.
Tali interventi saranno totalmente finanziati dal Ministero dell’Ambiente, con un contributo di 1 milione e 267 mila euro per il primo asse e di 543 mila euro per il parco. A questi il Comune di Ascoli aggiungerà 201 mila euro. “I tempi di attuazione dello studio – chiarisce ancora il Sindaco – sono di 24 mesi, alla fine dei quali finalmente i cittadini di Ascoli, città bagnata da due fiumi, potranno usufruire di un parco fluviale con punti di ristoro, aree di gioco per i bambini e percorsi ciclo-pedonabili”. Tra questi una pista ciclabile, lunga 5 chilometri, che collegherebbe la chiesa dei SS. Simone e Giuda e la ex cartiera Mondatori.
Il piano di sviluppo sostenibile arriva a risolvere una situazione prodottasi dopo anni di pianificazione di due zone attigue da parte di due enti diversi: il Comune di Ascoli sul lato sinistro del Tronto e il Consorzio Industriale sul lato destro. Tale duplice gestione ha impedito un’integrazione tra le due aree, l’una a utilizzo totalmente urbana e l’altra ad uso industriale, le cui funzioni si sono sviluppate una indipendentemente dall’altra.
“Le due strategie d’intervento di questo piano di sviluppo sostenibile – spiega il Prof. Architetto Francesco Karrer – sono tra loro fortemente connesse dal punto di vista operativo. Infatti è sull’aumento di capacità di resistenza dell’ambiente (Parco Fluviale) che poi si baserà l’intervento di rigenerazione dell’intera area urbana”.
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18/11/2005
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