Strade interpoderali: la minoranza di governo incalza
Sant'Elpidio a Mare | Il centro sinistra torna sulla risposta all'interrogazione riguardante i finanziamenti dovuti a danni per eventi calamitosi e si dichiara completamente insoddisfatta sia sul lato tecnico che politico
"La risposta all'interrogazione presentata dai gruppi consiliari del centro sinistra, in merito alle strade interpoderali danneggiate dall'evento calamitoso del gennaio 2005, per le quali si è chiesto il finanziamento relativo al fondo di solidarietà sociale (lo stesso a cui attingono tutti i cittadini che hanno avuto un danno alla propria abitazione), ha lasciato i nostri gruppi del tutto insoddisfatti".
Si apre con queste parole una nota diffusa dalle forze di centro sinistra che intendono tornare sulla questione.
"L'insoddisfazione deriva sia dalla risposta tecnico/amministrativa che, soprattutto, da quella politica.
Per quanto riguarda il primo aspetto il tentativo di arrampicarsi sugli specchi appare palese ed a tratti sconcertante, vista l'evidenza dei fatti.
Si capovolge completamente il significato di alcune sentenze della Cassazione, allo scopo di supportare il proprio operato in merito alla declassificazione delle strade vicinali pubbliche in interpoderali private, presupposto base per ottenere il finanziamento, inoltre si assume una inefficienza del comune stesso, come la mancata ristrutturazione del ponte (strada Pasquali), come presupposto base per dire che la stessa, in quanto non più interamente transitabile, ha perso i requisiti di strada pubblica.
E' una prassi della nuova amministrazione rinunciare alle strade per risparmiare sulla manutenzione? Sicuramente comica è la risposta che la dichiarazione del sindaco in merito al "perfetto stato di efficienza e manutenzione prima dell'evento calamitoso" delle strade in questione, riguarda solo alcuni tratti delle stesse. Allora come mai il finanziamento viene chiesto per l'intero tracciato?
Sulla presunta strada Pacini, poi, si tenta l'impossibile allo scopo di dimostrarne l'esistenza.
Si risponde che essendo la strada in terra non deve risultare dalle mappe catastali, ci chiediamo allora come mai l'unica vera strada esistente anch'essa in terra, cioè quella che da via Tevere porta alla casa colonica, risulta con evidenza?
Come mai la fotogrammetria del piano regolatore non viene presa in considerazione?
Così come le documentazioni fotografiche in possesso del comune, così come le testimonianze di chi abita in via Tevere o di chi ha coltivato per anni il fondo?
Ci si dice che è in corso un accertamento riguardante l'abuso della strada Pacini, che non ha alcun nesso con la strada in questione.
Di quale strada si sta parlando allora? Ci venga indicata con chiarezza!
Peccato che nella scheda tecnica relativa al finanziamento il tracciato segnato sia del tutto identico a quello relativo all'abuso in questione.
Ma l'insoddisfazione relativa alla questione politica, che è quella che maggiormente ci interessa, è senz'altro più grande.
Con la nostra azione politica di denuncia, all'opinione pubblica, del modo di operare non trasparente di questa amministrazione, sfociata nell'interrogazione in consiglio comunale e non in una denuncia alla Procura della Repubblica come costume di parte di questa maggioranza, oltre ad evidenziare i fatti si intendeva offrire all'amministrazione stessa una opportunità.
Ci saremmo aspettati, infatti, da parte del sindaco, una risposta diversa da uella data. Una risposta che fosse una assunzione di responsabilità nei confronti di quanto stava accadendo, con un impegno forte a fare piena luce sulla vicenda e, al contempo, ad emanare tutti i provvedimenti necessari a far rientrare la pratica nella legalità.
Niente di tutto questo è avvenuto, anzi si prosegue con arroganza sulla stessa strada, ancora una volta con il silenzio di chi, in passato, si è elevato a paladino della legalità e della trasparenza.
In consiglio comunale abbiamo lasciato volutamente ancora una volta la porta aperta, per chi fino ad oggi ha taciuto c'è un'altra opportunità".
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25/08/2005
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